Polemiche per un faggio storico da abbattere al parco ex Ila di Legnano
Ad annunciarlo con contrarietà è la lista Toia preoccupata che «il Parco possa trasformarsi in un deserto con, al suo interno, le rovine di due solarium»
«Un altro albero storico e maestoso, un faggio, deve essere abbattuto nel Parco ex Ila di Legnano». Ad annunciarlo con contrarietà è la lista Toia preoccupata che «il Parco possa trasformarsi in un deserto con, al suo interno, le rovine di due solarium». Mentre dall’amministrazione spiegano che gli uffici comunali hanno fatto tutti i controlli, le verifiche e le valutazioni del caso annunciando una nota stampa che sarà diramata a breve.
I consiglieri del gruppo di opposizione imputano tale abbattimento a «una imperdonabile trascuratezza», in quanto «il Parco è un “giardino storico” di enorme interesse pubblico per le sue caratteristiche paesaggistiche e per il suo patrimonio arboreo e rappresenta un bene prezioso per tutta la città di Legnano». Fondamentale a parere della lista «averne cura e tutelarlo, tanto più che lo stesso è protetto dalla Sovraintendenza alla Belle Arti».
Secondo la lista Toia il Comune sarebbe inoltre «obbligato a sollecitare chi gestisce in comodato d’uso il Parco a mantenerne l’integrità, a custodirlo e a vigilare sullo stesso per restituire alla città questo bene nelle medesime condizioni in cui l’ha ricevuto (salvo il normale deperimento d’uso)». Da qui il richiamo ad «intervenire più drasticamente sia per una più attenta manutenzione del verde sia per preservarlo da fattori esterni che possano deturparlo. Si cominci, ad esempio, a porre fine ai posteggi selvaggi: tutti i giorni numerose auto parcheggiano sul prato e sulle aiuole di entrambe le parti del Parco portando con sé immaginabili conseguenze: i posteggi sulla via Ferraris sono stati costruiti sottraendo terreno al Parco proprio al fine di essere usati da chi vi accede e non certamente per creare posteggi per privati. L’impressione è che non si vogliano cambiare le cose, pur nella consapevolezza che all’interno del Parco ex Ila è tutto da rivedere: è inutile istituire Comitati o sprecare denaro pubblico per la sistemazione di “bellezze” che non potranno mai essere ammirate in quanto destinate presto a morire»
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