Stefano Bonaccini (Pd) a Legnano: “Più sanità pubblica per la Lombardia”
Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale del PD, è intervenuto a Legnano per incontrare cittadini e volontari impegnati nella campagna elettorale per Majorino presidente
«Alla Lombardia serve più sanità pubblica». È questo il messaggio forte e chiaro portato da Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale del PD, intervenuto a Legnano, venerdì 10 febbraio, per incontrare cittadini e volontari del Partito Democratico impegnati nella campagna elettorale per Majorino presidente.
«Un momento di incontro per dare energia e spinta alle ultime ore di campagna elettorale regionale», ha detto il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, nel presentarlo dopo aver visitato con lui una importante fabbrica legnanese che ha fatto di innovazione e sostenibilità le sue chiavi vincenti. «La visita – ha spiegato il primo cittadino – è stata l’occasione per ascoltare i bisogni di imprenditori e lavoratori. Di far vedere e capire sul campo la nostra storia industriale e toccare con mano potenzialità importanti».
Il presidente dell’Emilia Romagna nel rivolgersi alla piazza ha usato parole semplici, quelle che «bisogna usare per convincere gli indecisi». «Si deve trovare un argomento decisivo – ha detto dal gazebo in piazza San Magno – che per me è quello della sanità pubblica. La Lombardia ha patito più di altre Regioni gli effetti del Covid ed è proprio da quella tragedia che dovremmo avere capito che c’è bisogno di più sanità pubblica e non di meno. Indipendentemente da dove una persona sia nata, in che famiglia abbia vissuto, indipendentemente dal conto corrente che ha in banca, da sola non ce l’avrebbe mai fatta. È emerso anche il bisogno di una sanità più vicina ai cittadini. Porto l’esempio della mia Regione in cui ci sono tre quarti delle case della salute d’Italia: grazie a queste strutture si sono ridotti gli accessi ai pronti soccorso e agli ospedali».
Il candidato alla segreteria del Pd è stato molto chiaro: «La sanità lombarda è per metà privata e l’accesso alle liste di cura rischia di compromettere il bisogno di chi ha difficoltà economiche: attenti – ha avvertito Bonaccini – a pagare le conseguenze di questo sistema saranno i più fragili. Noi crediamo che la sanità pubblica sia un diritto come quello dell’istruzione. Un diritto che per noi deve essere garantito in via prioritaria dal pubblico e dallo Stato: noi vogliamo che un povero abbia lo stesso diritto di un ricco di essere curato. Il Governo per la prima volta riporterà sotto al 7 % il rapporto tra la spesa pubblica in sanità e il Pil: diventeremo il fanalino di coda in Europa. Serve un cambiamento». Bonaccini ha poi risposto anche a una domanda sui giovani evidenziando la necessità di politiche che favoriscano il lavoro a tempo indeterminato e rendano meno vantaggioso quello precario. Presenti anche i candidati alle regionali del Pd, Giuseppe Pignatiello e Paolo Romano.
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