Da Legnano solidarietà alla Turchia, come aiutare le popolazioni terremotate
Camal Ates gestisce il Kebab Club in corso Magenta, a Legnano: "Il mio popolo sta vivendo una tragedia incredibile. Cerchiamo di mandare aiuti per supportarli il più possibile"
Komshi significa “vicino di casa”. La parola é la stessa in turco e in albanese. Camal Ates e Aleks, rispettivamente legnanesi di origine turca e albanese, abitano a pochi metri di distanza, sono komshi e sono amici. Anche per questo, quando la terra ha iniziato a tremare in Turchia, Aleks ha subito deciso di mobilitare i suoi concittadini legnanesi per dimostrare vicinanza alla popolazione turca.
Camal Ates gestisce il Kebab Club in corso Magenta, a Legnano. È originario della città di Elazig, fortunatamente distante dall’epicentro del sisma: «Il mio popolo sta vivendo una tragedia incredibile – ci dice – la mia città non è stata colpita direttamente, ma tutti dormono fuori e hanno allestito un tendone per la scuola: le persone sono terrorizzate. Noi cerchiamo di mandare aiuti per supportarli il più possibile. Oltre ai soldi, che si possono mandare attraverso le raccolte fondi internazionali ufficiali, servono coperte, vestiti caldi e scarpe pesanti. Il nostro locale puó fare da punto raccolta: i vestiti vengono poi portati a Milano in moschea e consegnati nelle zone colpite dal sisma. Fa freddo, c’è la neve: stanno vivendo in condizioni sono terribili».
«Come cittadino legnanese arrivato da un Paese straniero mi sono fin da subito sentito in dovere di fare sentire la mia vicinanza ad Ates e ai suoi compaesani – aggiunge Aleks Vulaj, legnanese impegnato in diverse realtà di volontariato -. Credo sia importante fare sentire loro la vicinanza della nostra città».
Croce Rossa e altri enti hanno aperto conti e modalità per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, ecco alcuni link dove trovare informazioni e contribuire:
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