«A 50 anni tutti mi sbattono la porta in faccia». La legnanese Donatella Chieregato, è disoccupata dal 2018. Ha lavorato nelle mense, come commessa o nei servizi di pulizia. Ma da allora non ha mai trovato un datore di lavoro disposto ad assumerla. Una seconda famiglia però l’ha trovata alla Rsa Fondazione Sant’Erasmo dove la cittadina, dallo scorso maggio, grazie ad un progetto del Comune, svolge lavori socialmente utili dallo scorso maggio.

Donatella percepisce il Reddito di Cittadinanza dal 2018, «unico appiglio per andare avanti», ma grazie a questo progetto ha ritrovato «la dignità che pensavo di avere perso». Ieri pomeriggio, 7 febbraio, l’ex Premier Giuseppe Conte, in visita alla Rsa legnanese, l’ha incontrata e con lei ha voluto lanciare un appello: «La signora Donatella, che già mi aveva scritto per rilanciare l’importanza del Reddito di Cittadinanza, è la testimonianza concreta di chi non riesce a trovare lavoro ma ha voglia di lavorare: smettiamola di dire che i percettori di Reddito sono divanisti. I tuffatori sono la minima parte, raccontiamo le storie come quella di Donatella, che ha problemi veri».

Alla Fondazione Sant’Erasmo Donatella si sente ormai di casa: «Dalla direzione agli ospiti, mi sento accolta come in una famiglia», racconta. Ha iniziato a dare una mano durante la pandemia, nell’accoglienza agli ospiti, misurando la febbre e altre mansioni simili, ed è andata avanti dando la sua massima disponibilità in tutto quello che le viene richiesto e in può essere utile. Nel frattempo continua a cercare lavoro, ma la risposta che le viene data è sempre la stessa: non risponde al profilo richiesto. In più c’è la crisi che «non si era mai fatta sentire così forte».

Reddito di Cittadinanza, la legnanese Donatella con Conte: “Non toglieteci l’aria per sopravvivere”