Undici muri come “tele bianche” per i writers, che senza bisogno di autorizzazioni potranno dare sfogo alla loro creatività colorando la città. Lo aveva già fatto negli anni scorsi Milano, che aveva messo a disposizione dei graffitari più di cento muri in una settantina di location diverse, e ora Legnano ha deciso di seguire l’esempio del capoluogo muovendo il primo passo per sviluppare anche nella città del Carroccio un vero e proprio percorso di street art.

Gli street artist potranno “sfoderare” le bombolette non appena saranno state posizionate le targhette che contrassegneranno i muri liberi individuati dalla giunta con un’apposita delibera. Alcuni di questi muri, peraltro, negli anni, sono tristemente diventati lavagne per scritte e insulti, come quelli dello stadio Mari, dai quali il risultato di anni di incuria ancora oggi grida vendetta.

Gli undici muri scelti da Palazzo Malinverni per dare spazio ai writers sono dislocati tra l’Oltrestazione e il centro e comprendono, oltre ai muri lungo via Palermo e via Pisacane dello stadio Mari, il sottopasso fra Piazza Mercato e il Parco Castello e quello fra le vie Montebello e Bainsizza, il muto lato strada e quello interno lungo la ciclabile dei giardinetti Pattani di viale Gorizia, quello della piscina comunale nel tratto di strada chiuso su viale Gorizia, il lungo Olona tra viale Gorizia e Piazza Carroccio, i muri del campo sportivo Pino Cozzi sia lungo via Santa Caterina che su via Indipendenza, il sottopasso fra piazza Butti e via Venegoni, e i muri esterni del parchetto tra via Liguria e via Sondrio e di quello di via Torino.

I muri dello stadio Mari

«La nostra amministrazione intende valorizzare gli spazi di proprietà comunale promuovendo il ruolo attivo dei cittadini a beneficio della qualità urbana – sottolinea l’assessore alla Cultura Guido Bragato, promotore della delibera che ha ricevuto il via libera della giunta – e la street art è, in questo senso, uno degli strumenti ormai ampiamente riconosciuti per migliorare i luoghi pubblici del territorio. Con questa iniziativa, che va incontro anche a richieste di spazi appositi da parte di appassionati, intendiamo cominciare un percorso di street art in città che, in futuro, si vorrebbe allargare favorendo la messa a disposizione di muri di proprietà di privati, ma anche contribuire al nostro progetto di cultura diffusa».