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Sanità in crisi tra carenza di medici e liste di attesa chilometriche: “Il comune può e deve giocare un ruolo”

La crisi della medicina territoriale in Commissione Salute a Legnano: da tutti i consiglieri la volontà di lavorare insieme al netto del colore politico

commissione salute legnano

Da una lato la carenza di medici di famiglia, dall’altro le liste di attesa troppo lunghe: due facce di una stessa medaglia che mettono nero su bianco la crisi in cui versa la medicina territoriale, che giovedì 26 novembre è finita sul tavolo della Commissione Salute del Comune di Legnano, chiamata a trovare la formula per far sentire la voce dei cittadini in una partita in cui «il comune può e deve giocare un ruolo», come ha ribadito l’assessore alla partita Anna Pavan.

«Il tema delle liste di attesa è già stato portato tante volte in consiglio di rappresentanza e anche recentemente abbiamo richiesto che vengano convocati sia il distretto sia l’ambito sul tema dei medici di medicina generale – ha spiegato il viceseindaco -. Abbiamo chiesto di sapere quanti sono i cittadini di Legnano senza medico di base, quanti sono quelli che devono ricorrere ad un medico di Rescaldina, che fa parte dello stesso ambito, e quali prospettive ci siano, ovvero quanti medici andranno in pensione e cosa si ha intenzione di fare, anche perché l’ambulatorio temporaneo non risolve il problema. Arriveranno, come ci è stato assicurato, dei sostituti e più avanti dei titolari, ma all’ultimo bando c’erano sette posti per l’ambito di Legnano e Rescaldina e si sono presentati in due».

«Il comune può e deve giocare un ruolo, ma dipende anche dai problemi – ha aggiunto Pavan -: problemi che sono di livello nazionale e regionale non possiamo pensare di risolverli noi, come il problema delle liste di attesa all’ospedale di Legnano. Sui medici di medicina generale, invece, si può cercare di trovare una soluzione: abbiamo parlato delle sedi e abbiamo fatto presente che all’Ospedale vecchio di Legnano sono già pronti gli ambulatori che saranno destinati ai medici di medicina generale nella Casa di Comunità. Ci sono anche operatori privati a Legnano che mi hanno dato la loro disponibilità per ambienti già attrezzati come ambulatori da destinare a medici di medicina generale che dovessero avere difficoltà a venire a Legnano: il problema è che non ci sono medici. Un ambito in cui possiamo fare moltissimo è l’integrazione con il sociale: se parliamo di pazienti cronici, ad esempio, stiamo parlando di problemi sanitari ma anche di una costellazione di problemi di natura sociale, che a volte anzi prevalgono su quelli di natura sanitaria e dobbiamo imparare a lavorare insieme all’ASST».

Che i problemi sempre più evidenti della medicina territoriale debbano essere affrontanti in rete con tutti gli enti coinvolti e al di là del colore politico, peraltro, è la strada sottoscritta da tutti i commissari presenti al tavolo. «Sappiamo tutti che la medicina del territorio, intesa sia come medicina generale che come medicina ospedaliera, sta vivendo un periodo devastante – ha sottolineato il presidente Franco Colombo trovando sponda, al netto di qualche schermaglia tra i consiglieri Letterio Munafò e Parolo Garavaglia, in tutti i colleghi -. Questa commissione ha un compito importantissimo: portare la voce dei cittadini e diffondere il messaggio che questo problema si può risolvere tutti insieme, cittadini compresi. Balzano alla cronaca “rivolte” in pronto soccorso, percosse e minacce: è nostro dovere tranquillizzare le persone, cercare di prendersi tutti per mano e risolvere un’emergenza colossale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Gennaio 2023
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