La lotta alla violenza sulle donne entra nei manieri: “Un seme da estirpare”
Pienone alla contrada Sant'Ambrogio a Legnano per l'incontro con il Filo Rosa Auser. L'evento è stato organizzato dall'Oratorio delle Castellane per diffondere la cultura contro la violenza sulle donne
Donne normali, incontrate al supermercato, al bar oppure mamme che portano a scuola i figli. Nessun segnale evidente per chi le incontra. Eppure tutte queste donne portano dentro i segni di maltrattamenti che nella maggior parte dei casi si sono susseguiti negli anni, andando a causare vere e proprie ferite psicologiche difficili da rimarginare. È il drammatico quadro descritto da Silvana Mandelli, componente del direttivo Auser Filo Rosa del Centro Antiviolenza di Legnano che ha introdotto la serata informativa mercoledì 18 gennaio in contrada Sant’Ambrogio. Un partecipato evento fortemente voluto dall’Oratorio delle Castellane, per riflettere a parlare del tema che rientra in un progetto ben più ampio avviato lo scorso anno.
Nella sala gialloverde, con la reggenza di contrada e la gran dama di grazia magistrale Valentina Raimondi c’erano numerose contradaiole e castellane. Tra il pubblico anche Pinuccia Boggiani di Auser Filo Rosa. Davanti ad un attento pubblico, perlopiù femminile, Mandelli insieme Antonella Manfrin Counselor coordinatrice CAV Legnano e Castano Primo ha descritto le attività del Centro Antiviolenza parte della rete antiviolenza di cui Legnano è Comune capofila. È stato spiegato, anche attraverso un video, quanto può essere insidiosa la violenza psicologica che sino ad oggi ha «trovato spazio in una cultura sociale sbagliata – afferma Mandelli con Antonella – dove la donna è cresciuta come oggetto passivo a partire dai canoni di bellezza». Un “seme velenoso”, lo ha definito Mandelli, che viene messo a dimora sin dalla più tenera età «Per estirpare questo seme è necessario fare formazione nelle scuole, non a caso sono diverse le attività che svolgiamo proprio negli istituti del territorio». Il percorso per contrastare la violenza sulle donne è ancora lungo, ma qualcosa sta cambiando: «C’è più consapevolezza e ci sono sempre più donne che si rendono conto di essere vittime e chiedono aiuto».
Diverse le domande formulate dal pubblico: «Cosa si può fare se un’amica è vittima?», oppure «Ci sono percorsi di recupero o di cura per il maltrattante?» e ancora «I minori coinvolti come sono tutelati?». A tutte le richieste è stata data una risposta esaustiva. In particolar modo è stato consigliato di non lasciar mai sola una donna vittima di violenza: «Bisogna starle vicino, anche se continua a negare di essere una vittima. Piano piano capirà e chiederà aiuto. In ogni caso noi ci siamo».
Info e orari del centro Antiviolenza
Lunedì – Chiuso
Martedì10:00 – 13:00
Mercoledì16:00 – 19:00
Giovedì10:00 – 13:00
Venerdì16:00 – 19:00
Sabato10:00 – 13:00
Domenica – Chiuso
Telefono: 3483212482 (reperibilità H24)
Email: auserfilorosa@libero.it
Sito: https://filorosaauser.com
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