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Case popolari in “profondo rosso” a Legnano, moroso più di un inquilino su due

Tra canoni di locazione e spese condominiali, ben 186 tra gli inquilini delle 379 case popolari comunali hanno qualche pendenza con il comune

case popolari Milano

Gestione in “profondo rosso” per le cosiddette case popolari di Legnano: tra canoni di locazione non pagati e spese condominiali in arretrato, ad avere qualche tipo di pendenza con Palazzo Malinverni – seppure in una forbice che spazia da poche centinaia di euro ad oltre 100mila euro – sono più di 200 tra gli inquilini dei 379 alloggi del patrimonio di edilizia residenziale pubblica del comune e una cinquantina di ex inquilini trasferiti o deceduti. In tutto si parla di una cifra “monstre” che a fine giugno 2022 ammontava ad oltre 2,2 milioni di euro, quasi mezzo milione dei quali ancora da incassare almeno dal 2015.

La cifra resta alta anche al netto dei “casi sociali”, ovvero di quelle posizioni dove per particolari condizioni di fragilità o di impossibilità a far fronte al debito è il comune ad intervenire mettendo a bilancio le somme necessarie, che non possono essere recuperate attraverso azioni legali: le posizioni di morosità di questo tipo, infatti, ad aprile dello scorso anno, in base alle valutazioni effettuate da parte dei Servizi sociali, erano in tutto 42 per un totale di poco meno di 600mila euro. Con il risultato che, anche scomputando questa somma, la morosità supera il milione e mezzo di euro, con una crescita esponenziale di quasi mezzo milione di euro in meno di tre anni.

La storia della gestione delle case comunali a Legnano fin qui ha visto la partita passare di mano già a diversi gestori: Aler Milano, che se ne è occupata fino al 2011, Aler Busto Arsizio, che è subentrata dal 2011 al 2014, Castellanza Servizi Patrimonio, che ha fatto da ponte nel 2015 mentre veniva valutata la possibilità di affidare il servizio in house alla neonata Euro.PA, che tuttora se ne occupa. E negli anni la questione delle morosità non solo si è trascinata ma è andata peggiorando, nonostante Palazzo Malinverni e la stessa Euro.PA abbiano mosso i propri passi: per circa mezzo milione di euro del “rosso”, infatti, a settembre dello scorso anno risultavano avviate le relative procedure di legge, mentre per una cifra di poco superiore la situazione era al vaglio dei legali a causa di problemi nell’acquisire dai precedenti gestori la documentazione necessaria.

L’alto tasso di morosità tra gli inquilini delle case popolari, peraltro, è già finito anche tra i banchi del consiglio comunale poche settimane dopo le ultime elezioni amministrative attraverso un’interrogazione del Movimento dei Cittadini, che ora, visto la criticità crescente della situazione, ha deciso di presentare una nuova mozione. Il documento impegna il sindaco a «promuovere una apposita riunione della commissione competente, alla presenza dei responsabili di Euro.PA, per un confronto sulla questione della morosità» e sulla strategia che l’amministrazione comunale intende portare avanti rispetto al problema: problema che per la civica guidata da Franco Brumana – che parla di «una gestione complessiva contraria ai doveri di buon andamento della pubblica amministrazione e di tutela del patrimonio pubblico, che provoca evidenti danni erariali» – ha ormai «assunto una dimensione e una diffusione intollerabile».

Foto d’archivio

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Gennaio 2023
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