Proseguono a ritmo serrato i lavori nella nuova casa della Croce Rossa di Legnano  in via Ragazzi del ’99 nel rione Canazza. Il cantiere avviato lo scorso luglio sta ridisegnando gli spazi degli ex magazzini della Caserma di Legnano presi in comodato d’uso dall’associzione per 10 anni. L’imponente opera, imprevisti permettendo, visti anche i rincari che stanno mettendo a dura prova il mercato edile, si chiuderà verso primavera. Intorno al mese di maggio, quindi, i soccorritori potranno finalmente salutare la vecchia sede di via Pontida che presto accoglierà il museo dei Bambini. Locali, corridoi e vani sono già stati definiti, così come i soffitti e le contro pareti. Nel capannone da 900 metri quadri mancano finestre, porte, pavimenti, verniciature e arredi. L’impianto fotovoltaico che, con una produzione annua stimata in 23,12 Mwh (con la quale sarà possibile abbattere 5,92 tonnellate di emissioni CO2 pari a 272 alberi piantati), renderà autonoma la sede, è già allestito sul tetto.

La nuova casa Cri sarà, come ha più volte precisato il presidente Luca Roveda, aperta alla comunità. Proprio per questo la struttura presenterà ben cinque porte d’ingresso in via Ragazzi del ’99 e ogni accesso sarà dedicato ad un servizio. In quella principale gli utenti troveranno subito il centralino e la parte amministrativa: i soccorritori, una volta superato il primo blocco troveranno i loro ambienti, spogliatoi, stanze con i letti a castello, spazi comuni relax e anche locali dedicati al magazzino. Tutte le stanze interne si affacciano, con finestre e porte vetro, sul grande cortile interno che sarà comune con la Protezione Civile di Legnano. «La vita dell’associazione cambierà radicalmente – afferma Roveda -. Avremo più spazio per le nostre attività e per accogliere la cittadinanza». Una rivoluzione importante e necessaria: attualmente in una giornata tipo nella sede ruotano almeno una quartina di soccorritori e volontari.

Sempre sulla via Ragazzi del ’99, c’è una seconda porta di accesso che permetterà ai cittadini di entrare nella sala polifunzionale: «Questa sala  – sottolinea Roveda – potrà essere utilizzata dalla comunità ed è indipendente dagli spazi dedicati alla vita dell’associazione». Un terzo accesso, invece, sarà dedicato agli spazi ambulatoriali: «Questi potranno essere utilizzati dai professionisti per offrire ai cittadini prestazioni specialistiche sanitarie – puntualizza Roveda -. Appena si potrà, in queste stanze attiveremo un servizio infermieristico, poi moduleremo un calendario a seconda dei professionisti che si metteranno a disposizione». È stato previsto inoltre un ingresso dedicato agli indigenti e coloro che sono in cerca di un aiuto: «Qui i cittadini troveranno un piccolo ufficio appartato – spiega Roveda -. In questo luogo potranno mantenere una certa riservatezza sia nel chiedere aiuto che nel ricevere una mano come la spesa solidale». Per i mezzi di soccorso e delle associazioni che bussano alla porta della Cri per accedere al servizio “Food Network Aid Project”, è stato previsto anche un passo carraio.