Si è conclusa con una standing ovation delle duecento persone presenti la prima edizione di “Respiri danzanti”, evento natalizio ideato e creato da Roberto Bombassei, presidente della delegazione FFC Altomilanese Legnano in collaborazione con Ballet Art School di Sofia Fusco per ringraziare amici e sostenitori. Patrocinato dal comune di Cerro Maggiore, l’evento ha visto la partecipazione del corpo di ballo Ballet Art School di Legnano composto da cinquanta ragazze di tutte le età che hanno danzato musiche classiche e moderne.

Il presidente FFC Altomilanese Legnano ha comunicato la mission della sua famiglia: “Dieci anni fa è iniziata la nostra mission: sensibilizzare e finanziare la ricerca sulla fibrosi cistica. Per chi non lo sapesse, la fibrosi cistica è una malattia multiorgano degenerativa, che attualmente non ha cura. Dopo le prime paure, le prime incertezze, abbiamo dovuto imparare tutto quello che serviva per consentire di far vivere alla nostra secondogenita una vita normale. E, cosa rara, abbiamo fin da subito, reagito. “cosa possiamo fare per aiutare la ricerca?” questa fu la domanda che posi a mia moglie Annalisa. Così, nel 2012, la nascita del gala show “magie per la ricerca”, che quest’anno ha raggiunto la undicesima edizione. Grazie a questi eventi, grazie alle campagne di Natale, di Pasqua e tutte le iniziative tra cui ricordo la festa dei ciclamini per la ricerca e l’iniziativa “porta in classe la ricerca”, noi di FFC Altomilanese finanziamo completamente progetti di ricerca. Nel corso del tempo siamo diventati delegazione ufficiale di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica e con loro, proseguiamo la nostra mission.”

Nel suo discorso, che riportiamo integralmente, Roberto Bombassei ha dichiarato che FFC Altomilanese Legnano non è solo ricerca “è anche solidarietà e cultura. Cosa intendiamo per solidarietà’? Un famoso detto africano dice “non è la mano che dona, ma il cuore.” e noi di FFC Altomilanese, facciamo tutto con il cuore. Quest’anno, causa l’evento negativo della guerra in ucraina, siamo riusciti a coinvolgere e a donare oltre una tonnellata di cibo e vestiti, oltre a 2000 mascherine chirurgiche. In privato abbiamo donato oltre 500 pasti e oltre 100 prestazioni mediche a bambini tibetani. Perché vogliamo che anche loro abbiamo un futuro “normale”.”

Riflessioni sono poi nate dal suo discorso. “negli ultimi trent’anni non credete anche voi che ci sia stata una decadenza della cultura e dei valori nel mondo? Dove sta la causa? nella tecnologia avanzata, nell’uso dei social che, come disse il leggendario Umberto Eco, “danno voce a milioni di imbecilli” oppure in un declino dello studio? Non pensate anche voi che forse abbiamo bisogno di un ritorno ad una sana lettura, ad un sano studio e ad una sana vita? ma – sinceramente – ne abbiamo proprio bisogno di essere connessi 24 ore su 24?Noi di FFC Altomilanese crediamo che la cultura rappresenti la base su cui poter costruire e ricostruire il futuro. Come? Leggendo, studiando, informandosi. Non dai social, ma dai libri.

Ed è per questo ed è su questo pensiero che abbiamo ideato e realizzato il nostro libro “respiriamo insieme – viaggio nel mondo della fibrosi cistica”, sia in edizione italiana, sia in quella americana, libro che è stato definito il miglior libro non medico sulla fibrosi cistica. lo trovate disponibile su Amazon.

Il libro è stato presentato ufficialmente l’anno scorso dallo scrittore, scultore e alpinista Mauro Corona che sostiene i nostri progetti. Se lo guardate in diretta al martedì sulla trasmissione “carta bianca” noterete le magliette dedicate alla ricerca sulla fibrosi cistica. Sono le nostre. Mauro è un nostro amico, a cui vogliamo bene. È una persona intelligente, sensibile, colto quindi raro. A lui il nostro grazie.

Ma per noi cultura significa anche altro. Diceva il grande imperatore Adriano. “fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici” e noi, ispirandoci agli antichi ideali di conservazione e diffusione della cultura, lo abbiamo ascoltato.

Abbiamo donato quest’anno oltre cento libri per riformare la biblioteca delle scuole Carducci e, nei prossimi mesi, fonderemo la nostra prima “biblioteca del respiro”, la prima di una serie che spero sia lunga.”

L’evento è proseguito con balli delle meravigliose ragazze che hanno presentato la guest star della manifestazione: Ivan Cottini. Dopo una carriera come fotomodello, scopre di essere malato di sclerosi multipla. La malattia, la sua forza e il suo coraggio di affrontare la vita lo porta oggi ad essere uno dei migliori ballerini mondiali. Il suo ballo, artistico ed emozionante, avviene sulla sedia a rotelle. Emozionante il ballo sorpresa tra lui e le ragazze della scuola di ballo.

In ricordo della sua partecipazione, Sofia Fusco e Roberto Bombassei hanno donato una targa ricordo all’illustre ospite.Ma lo show va avanti. Svestiti i panni del responsabile della delegazione fibrosi cistica, l’artista Roberto Bombassei incanta il pubblico con le sue cinquantadue assistenti, un mazzo di carte, , ritrovando, in una sequenza da brivido, tutte le carte scelte.

La sua esibizione segna l’ingresso di Simone Marino e l’arte di creare con le sole mani immagini impressionanti e poetiche: ombre cinesi proiettate sul maxischermo. Il duo musicale di Roberto e Lucrezia porta infine lo stupendo ballo delle ragazze di Sofia Fusco all’esibizione finale che si conclude con tutti gli ospiti presenti sul palco, insieme per un interminabile applauso e il selfie totale della guest star Ivan Cottini.

Per concludere, la parte finale del discorso di Roberto Bombassei: “Cosa ci aspettiamo dal futuro? Ci aspettiamo che grazie alle nostre azioni di sensibilizzazioni, alle vostre donazioni, al vostro aiuto riusciremo finalmente a trovare “una cura per tutti”, motto di fondazione ricerca fibrosi cistica e anche nostro. Ci aspettiamo che tutti voi diventerete parte integrante delle nostre iniziative. Ci aspettiamo che tutti, indistintamente dall’età, sia consapevole di essere responsabile del nostro oggi e del nostro futuro. Ricordatevi che “soltanto nel divertimento, nella passione e nel ridere si ottiene una vera crescita culturale.”