Riceviamo e pubblichiamo la lettera-riflessione del nostro lettore Massimo sul parcheggio “selvaggio” in via Verdi dove è stato di recente realizzato un nuovo tratto di bicipolitana, da lui ribattezzata “Furgopolitana”.

Legnano, Via Francesco Crispi ore 10.30

Una mattina lavorativa come tante… in cui la cosiddetta “Bicipolitana” si trasforma in “Furgopolitana”.

Ogni genere di corriere utilizza ogni giorno la corsia dedicata alle biciclette per sostare in attesa di un carico / scarico con un tempo più o meno prolungato.

Ne consegue che il ciclista in transito, proveniente ad esempio da Via Giuseppe Verdi, è costretto a procedere invadendo la carreggiata in contromano per evitare il furgone in sosta in quel momento.

Caro Corriere, non serve inserire le “quattro frecce” per dire “mi fermo per poco e poi me ne vado” sentendoti autorizzato a parcheggiare laddove non si può!

Mi metto però nei panni di chi lavora, e che per lavoro è chiamato a consegnare o ritirare un pacco, una busta o perché no – sempre più frequente in questi giorni – un omaggio natalizio. E di corsa!
Mi metto anche nei panni di chi deve vigilare, immagino la polizia locale o i cosiddetti ausiliari della sosta, che passando dovrebbe continuamente fare esercizio di bella scrittura con penna e taccuino rosa alla mano.
Forse chi è preposto, chi è esperto in materia, dovrebbe fare una riflessione su questo tema in modo da ricercare una soluzione (se esiste) che coniughi le esigenze degli uni e degli altri.

E credo che una soluzione vada ricercata al più presto a salvaguardia della pubblica sicurezza senza attendere che un malcapitato ciclista presto o tardi ne subisca le conseguenze.
Perché, quella del furgone in sosta sulla pista ciclabile, non è un caso sporadico ma al contrario una consuetudine.

Buona pedalata a tutti !