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Lega all’attacco sulle aree dismesse di Legnano: “Su ex Crespi ed ex Manifattura errori grossolani”

Lega critica in consiglio comunale sulla fase di stallo della riqualificazione di aree come la ex Crespi e la ex Manifattura per la variante PGT

Consiglio comunale Lorenzo Radice

«Un errore grossolano». Così la Lega ha definito le mosse della giunta di Legnano che hanno portato alla fase di stallo in cui versa la situazione legata a due delle cicatrici lasciate nel tessuto urbanistico della città dal suo stesso passato industriale: la ex Crespi in primis e poi anche la ex Manifattura, aree acquistate lo scorso anno all’asta da Officine Mak la cui riqualificazione è ora di fatto in stand by in attesa che vada in porto la variante PGT.

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La scadenza del documento di piano dello strumento urbanistico, infatti, ha rimesso in discussione i progetti – e in parte verosimilmente le priorità – della proprietà, che soprattutto per i quasi 30mila metri quadri tra via Pasubio e via Monte Lungo dove fino al 2008 è rimasto operativo lo stabilimento della ex Crespi erano ormai ad un passo dalla meta. Con un risultato che peraltro avrebbe sorriso non solo all’operatore ma anche a Legnano: si parlava infatti di una media superficie di vendita che avrebbe portato con sé meno della metà del cemento teoricamente ammesso dal PGT, verde e parcheggi in proporzioni che rispondevano alle richieste di Palazzo Malinverni e 500mila euro in più di standard qualitativi in opere pubbliche. E se è vero che le vetrine sarebbero state le ennesime in un’area dove già non mancano, è anche vero che proprio per la conformazione della zona sarebbe difficile puntare ad un cambio di destinazione.

«Quando si parla di PGT era scontato che avviando la procedura per la variante generale si sarebbe arrivati alla scadenza del documento di piano – ha sottolineato durante l’ultima seduta del parlamentino la consigliera del Carroccio Daniela Laffusa -, e se questa amministrazione avesse voluto chiudere l’accordo sull’area ex Crespi e sulla Manifattura avrebbe dovuto chiedere una proroga. Invece ad un certo punto in comune si sono accorti che i termini erano scaduti e automaticamente i piani attuativi erano azzerati. Dai giornali abbiamo letto che questa amministrazione ha contattato Regione Lombardia per chiedere se era possibile una deroga oppure trovare un’altra soluzione, ma ovviamente non è stato possibile».

ex crespi legnano

«Non so se definire il gesto paradossale o comico: il sindaco si sarebbe dovuto fare qualche domanda sull’adeguatezza di questa giunta – ha aggiunto Laffusa -. Quello che è successo è molto grave, è in gioco la riqualificazione di importanti aree dismesse della nostra città e penso che la situazione che si è venuta a creare non sia frutto di un errore ma che tutto sia stato fatto volontariamente. Ragionando sul fatto che nel mese di settembre questa giunta ha tenuto aperta esclusivamente la questione dell’ex Gianazza, non capisco come sia stato possibile dimenticare l’area ex Crespi e la Manifattura. Cosa sia successo non lo sapremo mai, il sindaco anche questa volta ha secretato tutto, ma possiamo vedere il risultato: facciamo scappare gli investitori che scommettono su Legnano, le aree dismesse rimarranno tali ancora per anni e con questa situazione abbiamo dato un’immagine della città che sicuramente non è né positiva né edificante».

Critiche respinta al mittente prima dalla neo-nominata capogruppo del Partito Democratico Sara Borgio, che ha parlato di «un colpo di mano di Officine Mak che ha cercato di forzare la situazione» (sottolineando di non poter «credere che una realtà così forte e strutturata non fosse a conoscenza della scadenza del documento di piano: se fosse così, verrebbe da chiedere a chi ci stiamo affidando»), e poi dallo stesso primo cittadino. «Questa amministrazione può avere tanti limiti e difetti ma non abbiamo mai secretato nulla, anzi in molti casi diciamo le cose anche con larghissimo anticipo. Abbiamo voluto ribadire a tutti gli operatori che ci sono delle regole che si devono rispettare: non accettiamo forzature da nessuno perché questa città sull’urbanistica in passato ne ha viste troppe. Dopodiché i tavoli di lavoro ci sono e continuano».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Novembre 2022
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