Il Cristo di Nardo Dunchi 30 anni dopo, al cimitero parco di Legnano ricordata la sua inaugurazione
Al cimitero parco recitata una preghiera per ricordare il 30° anniversario della collocazione dell'opera che attribuisce all'area un profondo valore religioso e artistico
Cerimonia semplice ma significativa oggi, martedì 8 novembre, al cimitero parco di Legnano, in occasione del 30° anniversario della collocazione del “Cristo la Vita”, opera dello scultore Nardo Dunchi che ha caratterizzato il camposanto legnanese con diverse altre opere, come i cancelli, le panchine, i punti luce, le fontanelle, trasformando l’area in una esposizione d’arte a cielo aperto. Una opera straordinaria, il Cristo ha un notevole pregio artistico e di dimensioni eccezionali: 6,83 metri di altezza per 6,33 di apertura braccia, volutamente così ampie in segno di accoglienza per tutti. L’originale è in acciaio e pesa due tonnellate- Una copia in legno, dapprima collocata nella chiesa di San Giovanni, oggi è in comodato d’uso a Carrara, città d’origine di Dunchi.
Durante la cerimonia, don Enrico De Capitàni (parroco di Legnano nel 1992, anno in cui l’opera è stata inaugurata) ha recitato la preghiera incisa sulla targa posta a lato della zona di Culto. Hanno partecipato il sindaco Lorenzo Radice, l’assessore Monica Berna Nasca, l’ex sindaco Piero Cattaneo, Gianfranco Bononi presidente della Famiglia Legnanese, diversi cittadini che avevano contributo alla realizzazione del progetto, la figlia Vittoria e la nipote Francesca dell’assessore Giuseppe Colombo, che aveva fortemente voluto la realizzazione del cimitero parco inaugurato nel 1979.
Il crocifisso venne collocato nel 1992 con la benedizione del cardinale Carlo Maria Martini. Anche la chiesa parrocchiale dei Santi Martiri Anauniani, grazie all’amicizia che legò lo scultore all’allora parroco don Franco Fusetti, ospitò alcune opere uscite dalle sue mani (altare, ambone e battistero) ricavate scolpendo grossi blocchi di marmo grezzo arrivati da Carrara.
Le sculture di Nardo Dunchi sono famose anche a livello internazionale, soprattutto a Parigi dove ha vissuto. Figura straordinario anche per impegno civile e, da attivo partigiano in Piemonte, insignito della medaglia d’argento al valor militare.
di Francesca Bianchi
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