Tariffa puntuale bersagliata dalle critiche del centrodestra. La maggioranza: “- 53% di rifiuti indifferenziati”
La sperimentazione appena partita per l'introduzione della tariffa puntuale a Legnano è finita al centro dello scontro in consiglio comunale
Il numero limitato di conferimenti dei rifiuti previsto e la dimensione dei sacchi che potrebbe obbligare i cittadini a tenere per settimane la spazzatura in casa. Le limitazioni nella distribuzione di sacchi blu riservati a chi ha bambini di età fino a due anni o una certificazione dell’ATS che metta nero su bianco una patologia che prevede il ricorso all’uso di presidi assorbenti. Il costo di acquisto dei sacchi aggiuntivi rispetto alla fornitura annuale prevista per ogni nucleo familiare. La sperimentazione finalizzata al passaggio alla tariffa puntuale per lo smaltimento dei rifiuti ha preso il via a Legnano proprio in queste settimane ma lascia ancora più di un dubbio nei cittadini: dubbi che sono rieccheggiati nella sala consiliare di Palazzo Malinverni durante l’ultima seduta del consiglio comunale attraverso una mozione presentata dalla Lega, a valle della quale il confronto tra maggioranza e opposizione è sfociato come sempre più spesso accade in uno scontro aperto, dai toni non sempre edificanti.
«Come movimento politico proponiamo di distribuire sacchetti da 40 litri per raddoppiare i conferimenti alle famiglie, in maniera che il tempo di permanenza della spazzatura nelle case venga dimezzato – ha sottolinea la consigliera del Carroccio Daniela Laffusa dopo aver dato voce a tutte le criticità ravvisate nella nuova tariffa -. Vogliamo proporre anche un tavolo di lavoro con i consiglieri di maggioranza per mettere in campo delle strategie che rendano meno traumatico possibile il passaggio alla tariffa puntuale, che sta creando diversi problemi. Siamo assolutamente a favore della raccolta differenziata, un po’ meno della tariffa puntuale perché all’inizio dell’assemblea pubblica la motivazione del passaggio fornita dai tecnici di Aemme Linea Ambiente è stata l’intenzione di portare la differenziata dal 70% percentuale attuale all’82%: questo 12% avrebbe potuto essere recuperato con avvisi di maggiore attenzione ai cittadini sgravandoli da qualcosa che ad ora vedono come molto pesante, in un momento in cui siamo tutti preoccupati per vari motivi che vanno dalle bollette al Covid che ancora imperversa. È giusto farlo, ma non non è il momento più adatto per un’innovazione del genere: le novità a volte spaventano e soprattutto per gli anziani scombussolano anche un po’. Spero che almeno questa mozione, che è di buon senso ed è davvero una richiesta di collaborazione, venga approvata: è giusto che ci si confronti e non arrivino sempre ed esclusivamente decisioni calate dall’alto».
La serata di presentazione della tariffa puntuale nell’Oltrestazione
Le critiche mosse dalla Lega, però, non hanno trovato sponda tra i banchi della maggioranza. «La tariffa puntuale è una tariffa che funziona solo se a misura della città dove ci si trova – ha replicato Simone Bosetti, consigliere di maggioranza con delega allo sviluppo del progetto -. Non è stato definito il numero di sacchi di cui ciascun nucleo potrà usufruire ogni anno ma quello dei sacchi minimi: al fine di evitare abbandoni o comunque di essere giusti nella tariffazione viene stabilito un numero di sacchi al di sotto del quale si ritiene non si possa consegnare. Ad oggi non possiamo essere precisi né sul numero dei sacchi minimi né sul prezzo del sacco che ci permetterebbe di mettere a confronto esattamente le due tariffe. Il numero di sacchi minimi è calato sulla città, dopo l’anno pilota si riuscirà a stabilirlo, e non abbiamo ancora un costo del sacco perché l’indifferenziato alla consegna si paga al chilo e poi viene trasferito un prezzo al litro dal momento che non è possibile pesare il sacchetto al ritiro: a seconda di quanto i legnanesi consegneranno pieni o vuoti i sacchi e di quanti ne consegneranno il costo sarà necessariamente differente. Per i sacchi blu è richiesta la certificazione dell’ATS perché si tratta di un’agevolazione che il comune dà al cittadino, il cui costo viene trasferito dal bilancio al piano economico-finanziario della tassa sui rifiuti. Sulla litratura dei sacchi concordo che servano diverse dimensioni, ma abbiamo scelto di partire con 80 litri perché avere un’unica dimensione aiuta a raccogliere e misurare i dati nel modo più corretto, poi verranno fatte le scelte opportune».
Per la maggioranza arancione che sostiene Lorenzo Radice, peraltro, a dare ragione alla scelta di puntare sulla tariffa puntuale sarebbero gli stessi numeri. «Durante questo mese in Oltrestazione 2 abbiamo riscontrato un aumento medio dal 13 al 16% delle frazioni di carta, umido e plastica e una diminuzione dei rifiuti solidi urbani del 53% – ha aggiunto il consigliere di Insieme per Legnano -. Questo dato giustamente richiederà qualche settimana di consolidamento, ma la stima, vista la differenza di tonnellaggi conferiti, è che la diminuzione della possa consolidarsi intorno al 30%. Si può assolutamente migliorare, ci sono delle criticità che abbiamo rilevato e che potevamo anche aspettarci, ma il passaggio alla tariffa puntuale si fa nella prospettiva di avere una città più pulita e un metodo di smaltimento dei rifiuti più green».
Il quadro insomma per la coalizione di centrosinistra al timone della città non giustifica l’introduzione di un nuovo tavolo di lavoro. «Al momento c’è un gruppo di lavoro di Aemme Linea Ambiente totalmente dedicato all’argomento, un gruppo di lavoro all’interno del comune e ALA, comune e parte politica si ritrovano in modo continuativo per coordinare il progetto – ha concluso Bosetti -. Creare un ulteriore tavolo sarebbe una sovrastruttura di cui al momento non c’è bisogno: per la parte politica c’è un consigliere delegato che è sempre stato disponibile, non mi sento di appesantire ulteriormente il lavoro degli uffici con un altro tavolo».
Non così per il Carroccio, che ha incassato il sostegno di Lista Toia, Fratelli d’Italia e Forza Italia durante il dibattito consiliare e il voto favorevole oltre che del centrodestra anche del Movimento per i cittadini e dell’ex consigliere di maggioranza Federico Amadei. «Trovo che i chiarimenti rispetto al gruppo di lavoro siano assurdi: i cittadini che rappresentiamo noi che fine fanno? È sempre il vostro modo di decidere in autonomia quello che volete. Mi spiace che anche nel momento in cui si porge una mano per dare un contributo vi comportiate in questo modo, snobbando le opposizioni».
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