Futuro in bilico per la ex Crespi, Officine Mak: “Con la variante PGT siamo nel limbo, investimenti fermi”
La variante PGT mette in forse oltre al futuro dell'area ex Crespi anche quello della ex Manifattura di Legnano. Smentito l'arrivo di un ipermercato
«Siamo molto amareggiati dal trattamento che ci ha riservato il comune di Legnano». All’indomani della querelle nata in consiglio comunale tra l’amministrazione e la Lega intorno al futuro dell’area ex Crespi a parlare è Officine Mak, società specializzata nella riqualificazione di aree dismesse che a marzo dello scorso anno ha acquistato i quasi 30mila metri quadri dove fino al 2008 è rimasto operativo lo stabilimento dell’azienda chimica, per quasi 80 anni leader in Europa nella produzione di materiali sintetici per calzature e pelletteria. E lo fa senza nascondere la delusione per la piega che stanno prendendo gli investimenti messi in campo nella Città del Carroccio.
«Dopo un anno di incontri per l’area ex Crespi eravamo ormai alla fase decisiva – spiegano da Officine Mak -. Il progetto presentato riduceva la superficie lorda di pavimento di oltre la metà rispetto a quanto previsto dal piano di governo del territorio, ci erano stati chiesti più verde e più parcheggi e li avevamo previsti, avremmo dato anche 500mila euro in più di standard qualitativi in opere pubbliche. Non si parlava peraltro di un ipermercato come è stato detto in consiglio comunale dalla Lega ma di una media superficie di vendita. Sulla fiducia avevamo iniziato a demolire e bonificare l’area, ma poi è stato lasciato decadere il documento di piano e questo per noi significa buttare via il lavoro di un anno. Non avevamo chiesto varianti ma solo quanto già previsto dalla scheda di ambito, e oggi ci troviamo nel limbo: tra l’approvazione e l’entrata in vigore vera e propria del PGT difficile pensare che se ne riparli prima della fine del 2023 o dell’inizio del 2024, e considerando anche il rischio di eventuali ricorsi al TAR e i tempi tecnici per far ripartire le pratiche ci si troverebbe poi in un attimo alla scadenza del mandato dell’amministrazione, con il rischio poi nel passaggio di dover rifare tutto un’altra volta».
La scadenza del documento di piano del PGT, peraltro, mette in forse non solo il futuro dell’area ex Crespi ma anche quello di un’altra “vecchia gloria” del passato industriale di Legnano: la ex Manifattura, che dopo sette aste era stata acquistata nell’estate dello scorso anno sempre da Officine Mak. «Anche per la ex Manifattura c’erano progetti già a buon punto, avevamo presentato diverse possibili soluzioni, ma anche in questo caso il fatto che il documento di piano sia decaduto ci lascia nel limbo. Questo non è avere a cuore il bene della città. Di questo passo metteremo piede a Legnano solo tra sette o otto anni: purtroppo il comune non ha voluto fare nulla se non chiacchiere e ora ci troviamo ad aver investito milioni per avere poi in mano solo aria fritta. In questo momento per quanto ci riguarda le aree rimangono ferme: non intendiamo investire un centesimo di più».
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