Cresce l’educazione ambientale nelle scuole del Legnanese, pioggia di richieste per “Differenzia di +”
In città hanno già aderito 9 scuole, don Milani, De Amicis, Rodari, Carducci, Deledda, Rita Levi Montalcini, Dante Alighieri, Franco Tosi e Barbara Melzi. Richieste ad ALA anche da altre località del territorio
Il blocco generale legato alla pandemia aveva messo in stand-by anche il progetto “Differenzia di +”: da quando gli alunni sono tornati nelle classi per riprendere le lezioni in presenza, si è però risvegliato anche l’interesse per l’educazione ambientale. Così, adesso, le scuole hanno richiesto ad ALA di tornare nelle classi per affrontare con gli alunni tematiche connesse alla buone pratiche quotidiane.
Lo scorso anno sono stati oltre 1600 gli studenti che hanno seguito le lezioni di ALA, partecipando anche ai laboratori creativi e alle visite guidate nelle varie piattaforme dei rifiuti. Questo nuovo anno scolastico promette, tuttavia, numeri ancor più importanti. Dal mese scorso “Differenzia di +” sta, infatti, registrando un boom di richieste: a Legnano hanno già aderito 9 scuole, (don Milani, De Amicis, Rodari, Carducci, Deledda, Rita Levi Montalcini, Dante Alighieri, Franco Tosi e Barbara Melzi), con le classi prime e quinte. Hanno richiesto il progetto di educazione ambientale anche l’Istituto Tecnico Dell’Acqua e l’Istituto Falcone di Gallarate (altra scuola superiore), con tutte le classi prime dei vari indirizzi. Massiccia adesione anche da parte delle scuole di Parabiago (Travaini, Manzoni, Rancilio, elementari di via Brescia), di San Giorgio (scuole Rodari e Ungaretti) e di Magenta, mentre Rescaldina, comune che dalla fine dello scorso anno è entrato a far parte della compagine di quelli serviti da ALA, ha richiesto il progetto di educazione ambientale per le medie Manzoni.
Saranno riproposti i laboratori, che costituiscono il coronamento delle lezioni e che appassionano sempre molto i ragazzi, perché li aiutano a imparare cose nuove divertendosi: dal laboratorio “creativo”, in cui si apprende come trasformare i rifiuti in oggetti di uso comune (il progetto di quest’anno prevede di trasformare i contenitori dei detersivi in vasi molto particolari, che ricordano le teste di Caltagirone), a quello “scientifico”, dove si apprendono le tecniche di preparazione del compost. Guidati dai professionisti dell’Istituto CREDA- Centro Ricerca Educazione Documentazione Ambientale di Monza, gli alunni (in veste di piccoli biologi, con tanto di microscopio), avranno l’opportunità di ricercare, osservare e riconoscere, all’interno di campioni di compost di differente maturazione, alcuni organismi protagonisti dei processi di trasformazione della materia organica (come ad esempio muffe, millepiedi, lombrichi) e di toccare con mano come i processi di decomposizione che avvengono in natura siano importanti anche per gestire in maniera sostenibile la frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
Altra attività di quest’anno sarà la visita a Tecnorecuperi, l’azienda di Gerenzano dedita al recupero e al trattamento del vetro, dove gli scolari potranno visionare un processo completo: dalla raccolta all’ottenimento di una materia prima seconda. Questa la situazione ad oggi, ma il calendario delle lezioni è destinato a infittirsi: stanno infatti pervenendo nuove richieste.
Nella immagine una lezione alle scuole Don Milani di Legnano
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