Anna Maria Caruana è la nuova dirigente dell’Istituto Comprensivo Carducci di Legnano, subentrata a Dario Costantino. Abbiamo incontrato la preside nel suo ufficio dove sta progettando il nuovo piano formativo che, nell’anno della ripartenza, sarà particolarmente ricco.

Per il suo primo anno come dirigente scolastica ha scelto l’Istituto Carducci. Che scuola ha trovato?
Questo è il mio primo anno come dirigente scolastica e sono contenta di avere intrapreso questo ruolo nell’anno della ripartenza della scuola. Questo istituto comprende quattro plessi (tre scuole primarie e una secondaria) ed è molto inclusivo. Anche la sede delle Carducci, risalente al 1913, apparentemente austera, è molto luminosa e accogliente. In tutte e quattro le scuole il corpo docente è stabile e valido; questo lo si è visto anche nei risultati delle prove Invalsi, in linea con i risultati regionali. Le prove avevano una valenza particolare perché non si svolgevano da due anni e si temeva una criticità delle competenze di base.

Come è stato il rientro senza mascherina?
«È stato bello tornare senza mascherina. I bambini, soprattutto in prima elementare, hanno bisogno di vedere e riconoscere l’insegnante con le sue espressioni del volto. Anche per i docenti tornare ad insegnare senza protezioni è un altro modo di vivere la scuola, anche per costruire i legami affettivi».

Come è la situazione a livello sanitario?
«Qualche caso di Covid c’è stato: qualche classe è stata messa in auto sorveglianza ma i numeri sono contenuti. Siamo comunque molto attenti alle regole sul distanziamento. Possiamo dire di essere tornati alla quasi normalità».

Quali progetti avete in programma?
«L’offerta formativa è particolarmente ricca e varia ed è prevista l’attivazione di numerosi progetti. Con il corpo docente abbiamo pensato ad attività nelle aree dell’inclusione, progetti legati allo sport e alle competenze di cittadinanza. Importante  è anche la sinergia che si è creata con il Comune di Legnano, che ha proposto iniziative come il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) e il Piedibus, alle quali abbiamo aderito. Per quest’anno scolastico abbiamo deciso di inserire anche progetti di potenziamento della lingua inglese con esperti madrelingua sia nella scuola secondaria che primaria, progetti di potenziamento della matematica attraverso i giochi e delle competenze digitali. Nel mese di marzo, sempre con il supporto del comune, parteciperemo alla settimana dell’Intercultura. Io vengo da Palermo, ho partecipato alla nave della legalità e a numerose  iniziative sulla legalità che proporrò anche in questo istituto».

L’Istituto Carducci vanta anche una nuova biblioteca. Come pensa di valorizzarla?
«Come il museo “Carducci”, la biblioteca è un piccolo gioiello inaugurato al termine dello scorso anno scolastico. Uno dei miei primi obiettivi è quello di riempire la biblioteca di studenti e per questo sarà organizzato un calendario mensile, all’interno dell’istituto, per permettere a tutti i plessi di usufruire di questo prezioso servizio. Nell’ambito della lettura abbiamo deciso di aderire al progetto “Libriamoci”, che si svolgerà a novembre, e al progetto “Io leggo perché”».

La scuola è frequentata da alunni di diverse nazionalità. Quali difficoltà nella loro accoglienza?
«L’integrazione degli alunni stranieri, particolarmente numerosi alle Carducci, è uno dei punti di forza di questa scuola. L’accoglienza avviene con naturalezza e i bambini si sono inseriti nel contesto delle classi alla perfezione: non percepiscono alcuna differenza tra di loro. Accogliamo molti alunni anche in corso d’anno ed è previsto il supporto di mediatori culturali. Già dall’anno scorso sono presenti studenti ucraini: si sono integrati molto bene anche grazie al corpo docente molto valido e di esperienza».

Nella galleria alcune immagini del museo Carducci dove si possono ammirare quaderni, banchi, cimeli, documenti e cattedre d’epoca.

Filomena Zaccaro nuova preside dell’Ic Via dei Salici a Legnano, “una scuola aperta e inclusiva”