L’omaggio di don Fabio Viscardi alla “sua” parrocchia legnanese: “Restauriamo la scritta in latino ai Santi Martiri”
Il sacerdote, con un contributo economico, ha voluto manifestare così la sua gratitudine alla comunità dell'Oltrestazione in cui è stato parroco ai Santi Martiri dal 2011 al 2020
Prima in chiesa per la celebrazione della messa, quindi alla cena in oratorio, è stato davvero un bagno di folla per don Fabio Viscardi, già parroco ai Santi Martiri di Legnano dal 2011 al 2020, festeggiato oggi dalla comunità dell’Oltrestazione. Una presenza così numerosa dei fedeli è stata la dimostrazione di una missione svolta dal sacerdote a Legnano con tanta dedizione e partecipazione alla vita quotidiana della sua gente. Così, agli omaggi ricevuti come segno di stima e amicizia, anche don Fabio ha pensato a una idea davvero originale e carica di significato per lasciare un segno concreto della sua presenza in parrocchia.
“Restauriamo la scritta in latino che caratterizza la parte esterna della chiesa, lungo via Venezia”. Così il don ha lasciato un contributo per ridare vita alla frase “Civitas talis futura est qualis fuerit adolescentulorum educatio”. Un pensiero sempre attuale e che invita ad educare i giovani perchè la società’ sarà lo specchio di questa educazione. Un omaggio, quello del sacerdote, davvero apprezzato dai fedeli e decisamente dello stesso spessore civico della scritta che caratterizza la chiesa dei Santi Martiri.
Don Fabio ha lasciato Legnano nel settembre 2020, dopo 9 anni, in cui è stato anche decano. Attualmente, è responsabile della Comunità pastorale della Santissima Trinità di Cesano Maderno, inserita nella zona V di Monza
Durante la cena all’oratorio, recitata da Maurizio Albè, attore della compagnia I Legnanesi, è stata letta una poesia dedicata don Fabio.
A Don Fabio
Mortu un Papa sa’n fa un ol.A l’è un detu cal sa disarà
Quan’ sa cambia ul sciur Curà.Nella gesa di Santi Martiri
Cun tanta emuzion
Sa cambia ul curadu
du l’ultrestaziun.E num tuti paruchian
Purtropu senza fa bacan
Ul Don Fabio salutiam.Ma rincress ma propri tantu.
A l’è rivà anca sto momentu.Rimarrà sempar impressa
La so caminata duranti la Messa
Avanti e indrè come un profesur
Par vidè se imparavum la leziunStem visim in sto mumento
dove tutu l’è un cambiamentuUn abbracciu col cor in man
Da tuta la genti da LegnanAnca la Flora coi so stendardi
Fa gli unur al Don ViscardiAffidemem al Padre Eternu
ul so cammin a Cesan MadernuE cun tanta nostalgia
Disemaghi un bel grazie
E un’Ave Maria
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