«Da oggi si lavora per Legnano, per tutti i Comuni del Collegio uninominale di Legnano e per fare sentire la voce del territorio». Laura Ravetto (Lega), neoeletta alla Camera per collegio uninominale di Legnano, commenta con soddisfazione la «vittoria schiacciante del centrodestra in tutta l’area del Ticino e Legnanese: la politica dello spauracchio messa in atto dagli avversari non ha pagato». Un pò meno soddisfacente il risultato ottenuto dal suo partito (a Legnano ha ottenuto l’11,29%)  che «ha scontato la scelta di prenderci le responsabilità e accettare la chiamata per il governo Draghi». Una scelta non facile da sostenere dall‘elettorato del Carroccio che ha faticato ad accettare l’ aggregazione di Governo, per come era fatta.

In ogni caso «la Lega avrà 100 parlamentari nella maggioranza di Governo e un deputato della Lega come riferimento a Legnano. Oltre ad essere capolista a Milano sarò vicina a tutta l’area dove sono stata eletta. Mi sono già sentita con diversi interlocutori e porterò avanti gli impegni presi». A partire dalla crisi energetica, il primo punto in agenda per la parlamentare che, sulla quale bisogna fin da subito dare risposte concrete, con una liquidità immediata.

Qualche sassolino Ravetto se lo toglie nei confronti degli avversari di questa campagna elettorale: «Chi nel collegio di Legnano ha votato il terzo polo, che in realtà è il quarto polo dopo Conte, si è fatto affascinare dal un linguaggio che avrebbe portato solamente a sinistra. L’elettorato ha sempre ragione ma chi ha votato Azione e Italia Viva ha disperso un voto. Sarò in grado io di intercettare le loro esigenze».

Tante le opportunità da cogliere sul territorio, che la Lega ha messo sotto la lente d’ingrandimento, come le Olimpiadi e Mind a Rho dove il Carroccio chiede che venga insediato il Ministero alla Digitalizzazione.

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