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Odori dall’impianto forsu per il biometano, chiesta la copertura delle vasche di depurazione

Amga insieme al Comune ha chiesto al gestore Asja interventi più strutturali, quali appunto la copertura delle vasche per eliminare definitivamente l'emissione di puzze

primi camion impianto biometano legnano

Chiesti interventi strutturali per eliminare i cattivi odori provenienti dall’impianto forsu per la produzione di biometano. È quanto emerso dall’incontro tenutosi il 6 settembre fra Amga, Comune di Legnano e il gestore della centrale di via Novara, per individuare le soluzioni al problema dei miasmi segnalati dai cittadini della periferia legnanese e della frazione bustocca di Borsano. 

GLI ODORI LEGATI ALLA FASE DI RODAGGIO

«L’impianto era stato progettato in modo tale da non avere problemi ed é stato assoggettato a diverse verifiche – ha spiegato Alessandro Gregotti, presidente di Amga, nell’ambito della presentazione dei nuovi vertici della società  -. Non erano pertanto prevedibili problemi legati alle emissioni odorigene. La concomitanza del caldo torrido di questa estate con l’avviamento dell’impianto, che non è ancora a regime, ha però generato questa situazione». I cittadini segnalano anche disagi per rumori.

Per abbattere i miasmi, a fine luglio sono stati introdotti enzimi sull’area di depurazione, «identificata come quella più critica», oltre a nebulizzatori per creare barriere nell’aria. Ma questo non è bastato: «A regime l’impianto non  genererà più odori. La loro dispersione è legata alla fase di rodaggio – ha spiegato il direttore generale di Amga, Stefano Migliorini -. Nella vasca di depurazione, in questa fase di avvio, sono presenti batteri “cattivi” che generano odori ma che saranno poi eliminati».

CHIESTA LA COPERTURA DELLE VASCHE DI DEPURAZIONE

Per evitare che queste problematiche si verifichino anche in altre situazioni, ad esempio in caso di spegnimento dell’impianto o di manutenzione, il Comune e AMGA hanno, comunque, sollecitato Asja a individuare una soluzione definitiva: è stata, a questo scopo, proposta la modifica permanente dell’attuale struttura dell’impianto di depurazione attraverso una copertura delle vasche di depurazione. A tal fine il gestore si è impegnato a elaborare un progetto da presentare a Città Metropolitana (ente autorizzatore), che dovrà dare l’assenso.

Gregotti ha ricordato che il ruolo di Amga è quello di controllore, sottolineando che bisogna tenere sempre tenere presente  l’obiettivo dell’impianto, ovvero la produzione di biometano, una energia alternativa di cui l’intero sistema Paese ha bisogno: «Abbiamo sin qui trovato una seria volontà di collaborazione da parte del gestore Asja – ha dichiarato -, che non ha negato le criticità emerse in questa fase transitoria di messa a regime dell’impianto, per porre seriamente fine alle problematiche in questione da quando esso andrà a regime, anche a fronte delle molteplici, importanti funzioni che l’impianto legnanese di via Novara esercita ed eserciterà: la riduzione e la valorizzazione del rifiuto che, da scarto, si trasforma in risorsa, la realizzazione del cosiddetto “ciclo integrato”, la realizzazione del principio di prossimità nella gestione dei rifiuti, previsto alla norma, la realizzazione di una minore dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di gas dall’estero: problema questo, di scottante attualità».

NASI ELETTRONICI

È stato inoltre anticipato a settembre il monitoraggio olfattivo con l’impiego di “nasi elettronici” in vari punti del territorio. L’obiettivo è sempre quello di trovare soluzioni al problema dei cattivi odori segnalato dai cittadini della periferia legnanese e della frazione bustocca di Borsano. L’inizio di questa attività è previsto negli ultimi giorni del mese (mentre nel documento autorizzativo dell’impianto questa azione era prevista entro il primo anno di esercizio), con risultati attesi nella prima decade di ottobre.

COFANATURE INSONORIZZANTI CONTRO GLI ODORI

Saranno inoltre attivate ulteriori azioni definitive per eliminare i disagi. Questa decisione è dettata dalla precisa volontà di avere risultati trasparenti e oggettivi utili a individuare le soluzioni di intervento più efficaci nel breve periodo. Sul fronte dei rumori, invece, i monitoraggi sono già stati avviati e i risultati saranno disponibili per fine mese.

Anche in questo caso, a seguito dei dati rilevati, saranno realizzate azioni correttive, presumibilmente attraverso cofanature insonorizzanti, ossia coperture finalizzate a ridurre l’impatto acustico. Per tutte le verifiche ci si avvarrà di strumentazioni elettroniche, in grado di fornire dati oggettivi e incontrovertibili.

«Prendendo in carico le segnalazioni e le preoccupazioni dei cittadini, abbiamo attivato tavoli tecnici tra i nostri uffici e AMGA, con Asja, Arpa, Città metropolitana (ente preposto al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio), ATO (ambito territoriale ottimale per l’acqua) e Cap Holding. – dichiara il Sindaco Lorenzo Radice in una nota congiunta con Amga – Abbiamo trovato sin qui una buona disponibilità da parte di tutti a collaborare per individuare rapidamente le soluzioni definitive ai problemi emersi dalle segnalazioni dei cittadini: emissione di odori, rumori e attuazione delle mitigazioni ambientali, ossia le piantumazioni richieste dal Parco Alto Milanese».

NUOVA PIANTUMAZIONE AL PARCO ALTO MILANESE

Proprio in relazione all’insufficiente mitigazione ambientale/paesaggistica sollevata dal Parco Alto Milanese, il gestore si è impegnato a concordare con il Consorzio del Parco una piantumazione differente rispetto a quanto già realizzato al fine di garantire una maggiore schermatura verde dell’impianto verso il parco.

Il Comune e Amga confermano infine, nei fatti, «l’impegno a continuare nel controllo dell’impianto con l’intensità tenuta in questi mesi e a collaborare con la cittadinanza per tutelare gli interessi della comunità locale e far sì che siano rispettate tutte le prescrizioni di legge e le autorizzazioni concesse».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Settembre 2022
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