“40mila euro per un festival con Bello Figo?”, la Lega di Legnano chiede al sindaco di fare un passo indietro
La Lega, che sull'argomento ha depositato 14 interrogazioni in consiglio comunale, si rivolge, attraverso una nota stampa, anche alle donne della maggioranza chiedendo «se si sentono offese o lusingate da quanto scrive il rapper»
La Lega di Legnano torna all’attacco sulla partecipazione di Bello Figo alla serata finale (11 settembre) del District Festival. Dopo le ripetute contestazioni della consigliera leghista Daniela Laffusa per «i suoi testi violenti e sessisti» (raggiunta per questo da una diffida), il gruppo locale della Lega chiede al sindaco Lorenzo Radice di fare un passo indietro. Lo fa dopo che l’assessore alla cultura, Guido Bragato, ha confermato lo svolgimento del concerto, in quanto «non istiga alla violenza» e i suoi testi sono «trash e caricaturali». Mantre gli organizzatori ne hanno sottolineato l’aspetto di divertimento
La Lega, che sull’argomento ha depositato 14 interrogazioni in consiglio comunale, si rivolge, attraverso una nota stampa, anche alle donne della maggioranza chiedendo «se si sentono offese o lusingate da quanto scrive il signore Paul Yeboah e soprattutto con quale coraggio questa giunta si ripresenterà in Consiglio Comunale a parlare di diritti e rispetto delle donne».
Sotto accusa anche il finanziamento concesso dal Comune per la tre giorni di musica: «La giunta di Legnano si fa promotrice, finanziandolo con 41.200 euro dei legnanesi, di un Festival al centro sociale Pertini che vede come ospite d’onore il sig. Paul Yeboah, conosciuto meglio col nome d’arte di Bello Figo».
A Legnano, da ormai un paio di anni, siamo abituati a vederne e sentirne di ogni, ma quello che ancora ci mancava era il Festival dell’ipocrisia, in cui, il triste spettacolo, è iniziato prima ancora di accendere luci e microfoni.
Anche se ormai siamo abituati a sentire le sparate della giunta arancio-rossa, ci sono dei limiti che noi della Lega siamo fermamente convinti che non si possano e non si debbano superare, soprattutto quando ci sono di mezzo i quattrini che arrivano dalle tasche dei cittadini legnanesi. Ma andiamo con ordine.
Il Comune di Legnano, nel 2021 si era fatto promotore di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, colorando di rosso alcune panchine pubbliche della nostra città per promuovere tra giovani e meno giovani, una cultura di rispetto e prevenzione. Ottima iniziativa, se poi non ci si ferma al solo gesto, soprattutto ripensando alla campagna elettorale, che è spesso scaduta nel sessismo di basso livello solo perché nel centro destra c’era una Donna.
Quindi tutto a posto? Nemmeno per sogno…La giunta di Legnano, con un colpo di genio, si fa promotrice (finanziandolo con 41.200€ dei legnanesi) di un Festival al centro sociale Pertini che vede come ospite d’onore il sig. Paul Yeboah, conosciuto meglio col nome d’arte di Bello Figo.
Per quei pochi che non lo conoscono, il personaggio in questione non è proprio famoso per le sue battaglie sociali, ma piuttosto per esaltare il disprezzo delle regole e considerare la donna (anche se non scrive esattamente così…) bianca come preda e mero oggetto sessuale.
A fronte delle nostre critiche sul valore diseducativo nei confronti dei ragazzi, gli stessi a cui chiediamo ogni giorno di non considerare le donne come oggetti sessuali, ci saremmo aspettati quantomeno una rettifica da parte del sig. Sindaco e dell’assessore competente; forse sarebbe stata troppa grazia sentire anche delle scuse.
Come da tradizione, la giunta che non sbaglia mai, si schiera a favore del cantante (possiamo veramente definirlo così?) definendo “arte” che noi leghisti, brutti e cattivi, non riusciamo a comprendere. Si è arrivati addirittura a rispolverare il fascismo ed il razzismo, argomenti sempre validi a sinistra quando mancano le idee o quando queste sono indifendibili. Il sig. Yeboah, ha addirittura scatenato i suoi avvocati contro la nostra consigliera Daniela Laffusa, giustamente indignata per le i testi delle sua canzoni (possiamo veramente definirle così ?), ordinandole di fermarsi. Metodo poco democratico per confrontarsi, sicuramente gli organizzatori del Festival hanno un aggettivo giusto per definirlo…Almeno questa volta ci saremmo aspettati, se non proprio delle scuse, almeno un passo indietro, ma come da prassi, critiche e opposizioni vengono messe a tacere e si tira dritto verso il Festival culturale.
Bene, a questo punto vorremmo sapere dalle donne della maggioranza se si sentono offese o lusingate da quanto scrive il signore in questione e soprattutto con quale coraggio questa giunta si ripresenterà in Consiglio Comunale a parlare di diritti e rispetto delle donne.
Per rispetto di chi ci legge, non pubblichiamo i testi, ogni cittadino di Legnano li può cercare su internet sapendo che quello che leggerà è solo “arte” sovvenzionata dal Comune per “GARANTIRE UN SIGNIFICATIVO APPORTO ALLA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI”, così come si legge nella delibera di giunta.
Noi della Lega non ci tiriamo indietro, perché siamo fermamente contro la violenza sulle donne, sia fisica che verbale e facciamo appello al sig. Sindaco affinché metta l’ennesima pezza per rimediare in extremis ad una figura imbarazzante, attività alla quale si dedica a tempo pieno.Lega Legnano
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