Sanità Legnano, sindacati: «Da mesi in attesa di un concorso per la professione di infermiere»
Indispensabile per alleviare la carenza di personale in un fase che vede già ridursi i medici di medicina generale e i pronto soccorso sempre più in difficoltà perchè all'aumento degli accessi non corrisponde quello degli operatori
Emergenza Covid-19 e crisi del sistema sanitario stanno causando disagi sia tra gli utenti, che tra gli operatori. Mancano medici di Medicina Generale per garantire la sanità territoriale, mentre in corsia diminuiscono i medici specializzati, gli infermieri e gli operatori sanitari. Il malcontento generale cresce e, con il trascorrere del tempo, l’emorragia di lavoratori verso le strutture private sta diventando, per le parti sindacali lombarde «un disagio sempre più grave e preoccupante». Nel contempo non sono ancora stati rinnovati a livello nazionale i contratti di figure professionali come quella degli infermieri che a Legnano, come ricordano i sindacati Nursind, «da almeno sei mesi sono in attesa di un concorso che servirebbe a dar respiro ai reparti. Ci auguriamo che arrivino presto buone notizie», la loro speranza.
A preoccupare, poi, i casi di aggressione in ospedale: un fenomeno segnalato in questi giorni dal gruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia. Secondo il Pd soltanto nell’Asst Ovest Milanese (che comprende gli Ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono) sono stati contati da gennaio a maggio ben 22 aggressioni. Episodi che, per le parti sindacali, sono destinati ad aumentare: «Diminuendo il numero del personale, aumenterà il malcontento generale degli utenti e quindi ci saranno più motivi di disagio». I primi a subire l’aggressività degli utenti sono gli operatori del Pronto soccorso come quello di Legnano, anch’esso numericamente ridotto all’osso così come in tutta la Lombardia. Anche qui non è una novità sentire il personale del pronto soccorso legnanese, così, come quello di diversi altri reparti e ospedali, abbattuto e stremato. Da mesi i sindacati ripetono: «Manca personale e gli accessi sono tornati a salire e hanno ormai raggiunto i ritmi pre-covid. Sappiamo che il problema è generalizzato, ma va risolto. È da tempo che stiamo facendo sentire il nostro grido di dolore, ma sembra sia inascoltato».
Nel contempo le aziende ospedaliere sono impegnate ad effettuare programmazioni per accorciare le liste di attesa: l’emergenza sanitaria ha di fatto bloccato tutta una serie di servizi ed ora i tempi per accedere ad alcuni esami sono diventati troppo lunghi. L’Ospedale di Legnano, ad esempio, ha deciso di allungare gli orari di apertura serale degli ambulatori. Questo comporterà un super lavoro a carico del personale specializzato che in generale in Lombardia è sempre più carente. A tal proposito un segnale allarmante è stato vedere l’Asst Milano Ovest costretta a rivolgersi al privato a fronte della richiesta sempre più diffusa sul fronte della chirurgia della mano.
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