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Ucraina, una cinquantina i profughi accolti nell’Alto Milanese grazie alla convenzione con la Prefettura

Al numero di profughi scappati dalla guerra in Ucraina ospitati tramite la convenzione vanno aggiunti quelli relativi ai cittadini accolti dai privati

Italia Mondo generiche

Sono una cinquantina i profughi arrivati dall’Ucraina attualmente ospitati nell’Alto Milanese in base alla convenzione siglata nei mesi scorsi tra la Prefettura e il comune di Legnano come capofila della zona omogenea dell’Alto Milanese, che mette complessivamente a disposizione di chi fugge dalla guerra fino a 150 posti. Numeri che rappresentano solamente un’istantanea di una situazione in continua evoluzione, ai quali vanno poi aggiunti quelli relativi ai cittadini ucraini ospitati dai singoli nuclei familiari, ma che permettono comunque di farsi un’idea di come si è mossa in questi mesi di emergenza la macchina dell’accoglienza nel nostro territorio.

A tracciare il quadro relativo alla presenza di profughi a Legnano e dintorni è stata Anna Pavan, vicesindaco della Città del Carroccio, durante l’ultima seduta del parlamentino di Palazzo Malinverni, chiamata a rispondere ad un poker di interrogazioni presentate dalla Lega per chiedere conto alla giunta arancione di Lorenzo Radice del numero di alloggi adibiti all’accoglienza, dei posti disponibili per ciascuna soluzione abitativa e della loro ubicazione, con un focus sul CAS allestito alla ex caserma di via Ragazzi del ’99.

«La convenzione siglata inizialmente tra la Prefettura e il comune di Legnano a nome di tutti i 22 comuni dell’Alto Milanese prevedeva fino ad un massimo riconoscimento di 150 posti per l’ospitalità dei profughi ucraini – ha spiegato il vicesindaco -. Allo stato attuale abbiamo ottenuto dalla Prefettura il riconoscimento per 129 posti: di questi 109 sono attualmente operativi e disponibili, mentre 20 sono in fase di ultimazione per alcuni aspetti strutturali. I posti attualmente occupati sono 49 e altri 60 sono disponibili, presumibilmente in caso di invii da parte della Prefettura visto che a livello territoriale non sono stati registrati nuovi arrivi».

profughi ucraina rescaldina
La villetta sottratta alla ‘ndrangheta che accoglie i profughi a Rescaldina

Situazione, quella legata all’accoglienza nell’Alto Milanese, sostanzialmente stabile ormai da settimane, a netto delle variazioni conseguite alla scelta di alcuni profughi di tornare in Ucraina e al trasferimento di altri ospitati ad esempio in alberghi nei CAS. Ad oggi sono sette i profughi scappati dall’Ucraina ospitati alla ex Caserma Cadorna, dove sono attualmente disponibili anche altri 18 posti nonostante il ritardo nell’avvio delle attività del centro di accoglienza straordinaria causato da necessità di adeguamento strutturale.

In base al quadro tracciato durante il consiglio comunale – con dati che risultano però aggiornati allo scorso 31 maggio – la cooperativa Cielo e Terra ha in carico tre appartamenti a Legnano con 17 profughi ospiti, uno a Canegrate che accoglie due persone e uno a San Vittore Olona attualmente vuoto. La cooperativa Intrecci, invece, gestisce tre alloggi, due a Nerviano con quattro persone ospitate e uno a Legnano che ne accoglie tre. Dai Padri Somaschi, infine, sono gestiti due alloggi a Villa Cortese, cinque a Magnano e uno a Rescaldina che ospitano rispettivamente cinque, otto e sei profughi.

Le spiegazioni dall’assessore alla partita non hanno però pienamente convinto il Carroccio. «L’amministrazione legnanese che tanto si è riempita la bocca con l’accoglienza – ha commentato la consigliera Daniela Laffusa – è riuscita a dare alloggio solo a 27 persone quando realtà private, alle quali vanno tutti i miei complimenti, ne gestiscono 20 e si stanno sostenendo da sole».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Luglio 2022
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