Ex stalle del Castello di Legnano, bocciato dalla Regione il progetto di restauro ma il Comune ci riproverà
Non è stato ammesso il progetto per il restauro e il riuso delle stalle del Castello di Legnano, ma sono stati accettati tre finanziamenti PNRR per attivare servizi nell’ambito della trasformazione digitale. Il Comune intende continuare a cercare nuove possibilità per dar nuova vita al maniero
Non è stato ammesso il progetto per il restauro e il riuso delle stalle del Castello di Legnano, ma sono stati accettati tre finanziamenti PNRR per attivare servizi nell’ambito della trasformazione digitale. Il Comune non demorde, per completare il recupero del Castello, precisa l’assessore Marco Bianchi: «Siamo pronti a partecipare ad altri bandi». Nel contempo prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale nella ricerca di risorse per finanziare opere pubbliche e servizi attraverso i canali digitali tramite la partecipazione a bandi. Fra gli esiti più recenti ufficializzati al Comune di Legnano quelli relativi ai progetti sulle stalle del Castello visconteo e sui servizi nell’ambito della trasformazione digitale.
Il progetto per il restauro e il riuso delle stalle del Castello visconteo presentato nei mesi scorsi alla Regione Lombardia rispondendo al bando per “la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali” non è stato ammesso al contributo. «Sapevamo di partecipare a un bando molto selettivo, con 10 milioni di finanziamento complessivi per tutto il territorio regionale, e che quindi sarebbe stato difficile ottenere delle risorse, ma il lavoro fatto potrà costituire la base per concorrere ad altri bandi in una fase storica in cui le occasioni sono numerose -commenta l’assessore Bianchi -. È nostra intenzione, infatti, portare a termine il recupero del Castello ai fini di una sua completa valorizzazione in chiave culturale».
Per il bando il contributo richiesto era di un milione di euro su un costo complessivo di circa 1 milione 400mila. Il Comune di Legnano ha partecipato anche a iniziative di finanziamenti a valere sulle risorse PNRR Next Generation EU nell’ambito della trasformazione digitale in atto ormai da qualche anno e che punta a orientare, per alcuni servizi, il cittadino verso le piattaforme digitali come prima interfaccia per determinate pratiche e per i pagamenti.
Nello specifico sono tre gli avvisi pubblici cui il Comune ha risposto: per la misura “Servizi e cittadinanza digitale” (con cui sarà rifatto a norma il sito web comunale e saranno attivati sei servizi digitali, fra cui le richieste di permesso occupazione suolo pubblico, le domande per contributi, le partecipazioni a concorsi pubblici e le pubblicazioni di matrimonio) il finanziamento ottenuto è di 328mila euro. Per la misura “Servizi e cittadinanza digitale” (con cui si integreranno l’uso di Spid e Cie per accedere ai servizi comunali) il finanziamento è di 14mila euro. Per un’altra misura, sempre nell’ambito “Servizi e cittadinanza digitale”, che riguarda l’implementazione delle comunicazioni ricevibili tramite l’APP IO, il finanziamento sarà di quasi 28mila 400 euro.
«Il Comune continua il suo percorso nel segno della trasformazione digitale -sottolinea l’assessore all’Innovazione digitale Monica Berna Nasca –. Stiamo facendo tesoro di un momento favorevole per il reperimento delle risorse e investendo in un processo che riguarda un numero sempre maggiore di aspetti della vita quotidiana e cui l’amministrazione pubblica non può rimanere estranea. Il nostro compito dovrà essere diretto anche verso il cittadino per spingerlo all’utilizzo di piattaforme digitali per adempimenti che, in questo modo, risulteranno molto più comodi e veloci».
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