Don Marco Lodovici festeggiato a San Domenico di Legnano per 30 anni di sacerdozio
Il sacerdote festeggiato da una ventina di compagni di messa. La celebrazione è stata presieduta da mons. Luca Raimondi, vicario episcopale. A San Domenico era arrivato nell'ottobre 2012
Chiesa di Legnano ancora in festa. Dopo la prima messa celebrata ieri domenica 12 giugno da don Matteo Bienati a Santa Teresa, questa sera la Parrocchia San Domenico si è stretta attorno a don Marco Lodovici ordinato sacerdote esattamente 30 anni fa.
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Alla messa celebrata da mons. Luca Raimondi, vicario episcopale della zona IV della diocesi di Milano, hanno preso parte una ventina di “compagni di messa” di don Marco, nei confronti del quale anche questa sera i fedeli legnanesi hanno offerto una profonda dimostrazione di affetto e amicizia.
Don Marco, nativo di Rho, è stato ordinato il 13 giugno 1992. L’anno prima di diventare sacerdote, tra il 1991 e il 1992 era stato mandato come diacono proprio a San Domenico, un segno premonitore. Il suo primo incarico è stato a Palazzolo Milanese, una frazione di Paderno Dugnano di 13.000 abitanti, come “prete dell’oratorio”. Dopo 8 anni è diventato responsabile della pastorale giovanile dei 4 oratori di Settimo Milanese, prima riuniti in Unità Pastorale e poi in Comunità Pastorale. Proprio una folta rappresentanza di giovani di Settimo aveva voluto essere presente al suo ingresso a Legnano nell’ottobre 2012. Proprio la sua opera all’interno del mondo giovanile è stata sottolineata anche questa sera nei ringraziamenti che la comunità gli ha rivolto. Di seguito, un messaggio del sacerdote per annunciare i 30 anni di missione pastorale, con il titolo “Profonda gratitudine”
Lunedì 13 Giugno celebrerò la Messa a san Domenico ricordando con i miei compagni i nostri 30 anni di sacerdozio! E’ un momento significativo in cui mi viene naturale guardarmi indietro a pensare agli anni del mio cammino di preparazione a Rho nell’oratorio san Carlo e in seminario, poi il mio primo oratorio all’OPM di Palazzolo Milanese dove ho realizzato il sogno di essere prete per accompagnare bambini e ragazzi verso Gesù; poi l’esperienza di Settimo Milanese in cui ho cercato di gestire e vivere il servizio pastorale nei quattro oratori della città; infine Legnano san Domenico imparando a “fare il Parroco” e a cercare con il consiglio pastorale di capire quali priorità per la Parrocchia in tempi non facili come questi.
Guardare indietro vuol dire per me provare una profonda gratitudine per il Signore e per tanti fratelli. Non sempre è stato facile vedere la strada su cui camminare e a volte l’orizzonte si presentava avvolto nella nebbia ma attraverso la preghiera e qualche saggia parola di confronto con preti e laici mi sono accorto che almeno un pezzettino di strada si poteva vedere chiaramente. Non mi sono mai sentito da solo ma sempre accompagnato!
Ho il desiderio di mettere davanti al Signore e di condividere con voi i motivi della gratitudine.
Quello più grande va al Signore che mi è vicino e ha la pazienza di aspettarmi anche quando le strade che scelgo prendono direzioni tortuose. La preghiera, l’Eucarestia, la Confessione e la lettura della Parola sono stati un sostegno prezioso!
Insieme desidero ricordare tanti volti con cui ho condiviso un pezzo di strada e anche se poi nel cammino ci siamo allontanati, sento che la sintonia del cuore non si è persa.
Un grazie ai tanti bambini, ragazzi che sono diventati adulti e che ho accompagnato nel primo incontro vero col Signore. E’ un dono tra i più belli del mio sacerdozio. A volte ho dato dei consigli utili, altre volte è stata solo la grazia dello Spirito ma come è bello accorgersi che ad un certo punto della vita quel Signore di cui uno ha sentito parlare attraverso la famiglia o al catechismo diviene il mio Dio, un amico vero che mi accompagna per sempre. Mi sembra in questi casi di essere seduto in tribuna numerata ed assistere ad un miracolo avendo il posto in prima fila!
Un grazie alle tante persone con cui ho condiviso la preghiera, in particolare lo scambio nella fede sulla Parola di Dio. Quando si superano le fatiche iniziali e si comunica quello che la Parola dice a ciascuno di noi le relazioni diventano molto più vere e profonde e ci si accorge che anche a distanza di anni, basta davvero poco per capirsi.
Un grazie a tutte le famiglie che ho accompagnato e da cui mi sono sentito accompagnato. Quando la vocazione al matrimonio è passo che si costruisce nel Signore, l’accompagnamento è una gioia profonda, diventa testimonianza significativa per chi si incontra e dona forza anche nei momenti di difficoltà.
Un grazie a tutte quelle persone che ho accompagnato verso l’incontro più importante e definitivo col Signore. Nel momento della morte l’uomo si ritrova da solo davanti a Dio ma fino a qualche istante prima si può viverlo insieme sperimentando la forza che dona la fede!
Un grazie va ai vari confratelli incontrati su questo percorso e a tanti laici in gamba con cui abbiamo condiviso e vissuto scelte e decisioni importanti. Gesù ci chiama a vivere la fede non da soli ma insieme!
Ognuno di questi grazie ha volti, incontri, momenti della vita precisi e sono davvero tanti!
Ho anche molti motivi per cui riconoscere la mia fragilità e povertà. Tra i cammini belli che hanno portato verso il Signore ce ne sono tanti altri di ragazzi, giovani e adulti che ho incontrato e che si sono allontanati da Dio. Certo il Signore lascia sempre liberi di scegliere e mi ricorda che ognuno di noi è un semplice strumento, che le nostre forze sono piccole rispetto alle tante richieste ma rimane l’interrogativo: quante volte Signore mi hai chiesto di avere una maggiore attenzione nel cammino di qualcuno e non ne sono stato capace… Ti chiedo per queste persone di riprogrammare il percorso, come funziona quando si sbaglia strada con il navigatore, perché possano incontrare qualcuno o qualcosa che li riaccompagni all’incontro con Te.
Con gratitudine e fiducia continuiamo insieme il cammino.
don Marco
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