Commemorata la battaglia partigiana di Mazzafame a Legnano. Assenti le scuole
La cerimonia ha visto la partecipazione di associazioni e semplici cittadini, ma è stata evidente l'assenza dei giovani delle scuole, i cui studenti avrebbero dovuto interpretare alcune letture. Cascina Mazzafame sarà intitolata a Samuele Turconi
Rinnovato oggi, 5 giugno, l’anniversario dello storico scontro a fuoco che oppose partigiani e militi fascisti nella seconda guerra mondiale alla cascina Mazzafame di Legnano.
La cerimonia, promossa da amministrazione comunale e Anpi, e iniziata con la benedizione della lapide commemorativa, ha visto la partecipazione di associazioni e semplici cittadini, ma è stata evidente l’assenza dei giovani delle scuole, sottolineata dallo stesso sindaco Lorenzo Radice durante il discorso ufficiale: «Qui oggi speravamo di avere un po’ più di pubblico da parte delle scuole. È stato fatto un grande lavoro da parte di Anpi e dell’amministrazione (vedi i tour nei luoghi della resistenza con le scuole ndr), e oggi non sono presenti: questo è un segnale che ci deve fare riflettere. Questi sono momenti importanti e tutti noi dobbiamo prenderci l’impegno di riuscire a coinvolgere di più, soprattutto i giovani. Io oggi parlerò comunque come se fossero presenti sperando che attraverso i media possa arrivare loro il messaggio lasciato da chi ha lottato per la libertà».
Saltate le letture da parte degli alunni della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”, è stata data la parola ad Agnese Cavagnetto, della scuola Teatro Junior che ha emozionato con il racconto del celebre “bacio” della staffetta Legnanese, Piera Pattani.
Il primo cittadino ha definito la Cascina Mazzafame, oggi in molte sue parti malmessa, «uno dei luoghi simbolo della lotta partigiana nella nostra città. E non soltanto per lo scontro armato che oggi ricordiamo, ma perché gli abitanti di queste case – ha sottolineato – ben prima della guerra, avevano contrastato il regime fascista». Citando il libro, “Sognando la libertà”, dell’ex sindaco Alberto Centinaio sulla figura del partigiano Sandro, ossia Samuele Turconi, nato a Mazzafame e protagonista della lotta del 1944, Radice ha ricordato «la lezione di questo giovane che resta valida sempre: mai chiudere gli occhi sulle ingiustizie, mai essere indifferenti».
Quindi è seguito l’annuncio dell‘intitolazione della Cascina Mazzafame proprio a Samuele Turconi «in onore a lui e a tutti i suoi partigiani che operavano in questa cascina e che lui guidava», come chiesto nel 2021 dall’Anpi cittadino, perchè, ha detto il presidente dell’Anpi, Primo Minelli, «dobbiamo riuscire a trasmettere il loro esempio e i loro valori ai giovani, non trascurando gli adulti che spesso tendono a rimuovere quel passato nell’illusione che esso non tornerà più. Troppe volte – ha proseguito Minelli – sentiamo dire che queste commemorazioni sono retoriche e quindi inutili. Invece fare memoria di quegli eventi lontani nel tempo significa tenere alta la guardia contro i nemici della democrazia e della pace. La lotta Partigiana di questi luoghi siano luoghi riconosciuti dall’intero Paese perché fu una lotta di Liberazione dell’Italia intera, è grave che ci siano importanti settori della politica che ancora oggi non riconoscano il ruolo avuto dalla Resistenza. Questi luoghi, il 25 aprile, il 2 giugno che abbamo ricordato nei giorni scorsi siano i luoghi della nostra storia nazionale per un futuro di pace e di democrazia Costituzionale». Qui il discorso integrale di Primo Minelli
A lezione di Resistenza con l’ANPI Legnano sui luoghi storici della città
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