Alla scoperta dei tesori del Palio di Legnano nel territorio della contrada San Magno
Ultima tappa del tour di LegnanoNews alla scoperta dei tesori del Palio di Legnano nel territorio della contrada San Magno, tra Palazzo Leone da Perego e Palazzo Malinverni
Ultima tappa del viaggio di LegnanoNews alla scoperta dei tesori del Palio di Legnano in vista del 29 maggio. Nei giorni scorsi abbiamo visitato alcuni luoghi simbolo come il Monumento al Guerriero, la Basilica di San Magno e il Castello di San Giorgio, per poi entrare nel territorio delle contrade. Oggi concludiamo il nostro tour a San Magno, facendo tappa a Palazzo Leone da Perego e a Palazzo Malinverni.
PALAZZO MALINVERNI
Con Pietro Bonzi, legnanese amante dell’arte, siamo andati alla scoperta di Palazzo Malinverni, sede del Comune. La progettazione del nuovo di Legnano prese il via nel 1904, con l’idea di dotare l’edificio di una sala consiliare abbastanza grande da ospitare gli scranni di 40 consiglieri comunali, dei membri della giunta comunale, del sindaco e del segretario e uno spazio per il pubblico. La costruzione vera e propria è iniziata nel 1908 su progetto dell’architetto Aristide Malinverni, con una spesa che alla fine fu il triplo delle 100.000 lire preventivate.
Realizzato in stile medievale con mattoni a vista e finestre bifore, Palazzo Malinverni ha un cornicione superiore decorato con gli stemmi dei comuni che facevano parte della Lega Lombarda e con quelli dei capoluoghi di provincia italiani, compresi gli stemmi di Pola, Fiume e Zara, che appartennero all’Italia tra le due guerre mondiali. In quella che una volta era la sala consiliare ed oggi è nota come Sala degli Stemmi sono stati realizzati a graffito gli stemmi delle 100 città d’Italia.
PALAZZO LEONE DA PEREGO
Con la guida del Palio Paola Biggiogera siamo andati alla scoperta di Palazzo Leone da Perego, luogo molto caro ai contradaioli rossobiancorossi che allestiscono nel cortile interno la loro cena propiziatoria. Lo storico edificio, oggi sede museale, venne probabilmente costruito nel XIII secolo e diventò la residenza estiva dell’arcivescovo Leone da Perego. Sul lato sud dell’edificio si affacciava l’antico Palazzo Visconti, residenza dell’arcivescovo di Milano Ottone Visconti, che successe a Leone da Perego. I due edifici formavano un cortile che era denominato Corte Arcivescovile. Nel 1898 Palazzo Leone da Perego fu demolito e ricostruito utilizzando decorazioni del precedente edificio, di cui sono sopravvissuti solamente due stemmi viscontei tra cui quello all’ingresso di corso Magenta. Quella che ancora ai giorni nostri è chiamata Corte Arcivescovile nei secoli ha avuto diversi funzioni, tra cui quella di prigione per ecclesiastici – per volontà di San Carlo Borromeo – e di scuola materna, e oggi è un’area espositiva.
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