Legnano, tornano in consiglio comunale il bilancio di previsione e l’accoglienza profughi ucraini
Il consiglio comunale torna a riunirsi martedì 31 maggio. Tra gli altri temi spiccano la questione sepoltura defunti musulmani al Cimitero Parco, ex-stalle del Castello, piscina F. Villa e campo sportivo Pino Cozzi
Torna a riunirsi il consiglio comunale a Legnano. Tra gli oltre 50 punti all’ordine del giorno, la prossima seduta di martedì 31 maggio vedrà i presenti dibattere su bilancio di previsione 2022-2024, accoglienza profughi ucraini e la questione sepoltura di defunti musulmani al Cimitero Parco. Il consiglio comunale si protrarrà poi mercoledì 7 e giovedì 8 giugno.
BILANCIO DI PREVISIONE
Il tema più caldo della prossima seduta è sicuramente il bilancio di previsione 2022-2024. In particolare, esso subirà una variazione «limitatamente alla data di decorrenza di alcune assunzioni ed alla relativa spesa per poter anticipare alcune assunzioni per la copertura di posti vacanti da mesi e non ulteriormente procrastinabili in quanto necessarie a garantire la funzionalità dei relativi uffici e servizi, utilizzando i risparmi di altre assunzioni non effettuate o posticipate». Tale variazione «non aumenta la complessiva spesa di personale» approvata in precedenza.
Inoltre, il bilancio di previsione verrà modificato per consentire l’acquisizione da parte del Comune degli immobili «confiscati alla criminalità organizzata siti in Piazza Mocchetti n. 6, via Garibaldi n. 195 e in via Locatelli n. 15», che l’amministrazione comunale vuole destinare ad attività a fini sociali. Nello specifico, il valore di mercato complessivo degli immobili in oggetto ammonta a 477.630,00€.
ACCOGLIENZA PROFUGHI UCRAINI
La Lega chiede poi quale sia lo “stato dell’arte” per quanto riguarda gli immobili adibiti all’accoglienza dei profughi ucraini in città.
In particolare, la Lega vuole vederci chiaro in merito all’immobile di viale Cadorna n. 105 gestito da Croce Rossa Legnano. Il 25 marzo scorso, esso veniva destinato in comodato d’uso gratuito a 25 profughi ucraini fino al 31 maggio 2022, comportando un costo di 45.750€ per assicurare i servizi di accoglienza ai profughi da prelevare dal «PO 2002 fondo di riserva macroaggregato»; tuttavia, «ad oggi, i posti non sono stati attivati e l’area che avrebbe dovuto essere messa a disposizione per la realizzazione di un nuovo CAS è praticamente disabitata e deserta». Per tale motivo, la Lega chiede «per quale motivo il CAS non è stato realizzato e che destinazione hanno avuto i 45.750 euro menzionati».
Considerato che «il 22 aprile scorso veniva assegnata la gestione e l’erogazione dei servizi di accoglienza dei profughi ucraini in 25 unità dal 22 aprile fino al 31 dicembre 2022 in favore di “ Fondazione Somaschi Onlus” per un importo complessivo di euro 182.499», i leghisti chiedono a sindaco e giunta di «relazionare in aula su quanti profughi sono stati e sono attualmente in carico alla “Fondazione Padre Somaschi Onlus”», specificando poi «quanti alloggi sono adibiti all’accoglienza dei profughi, quanti profughi ci siano in ogni alloggio e dove sono ubicati gli alloggi».
Lo stesso discorso vale per i 19 profughi affidati a Cooperativa Sociale Intrecci lo scorso 16 maggio «per un importo complessivo di euro 114.100,70» ed i 25 presi in carico dall’associazione Cielo e Terra Onlus per 138.666,90€ totali. La Lega, infatti, vuole sapere «quanti profughi sono stati e sono attualmente in carico» ai due enti, ripetendo i quesiti fatti per i profughi gestiti dalla Fondazione Padre Somaschi Onlus.
SEPOLTURA DEFUNTI ISLAMICI AL CIMITERO PARCO DI LEGNANO
Ancora una volta la Lega protagonista nella questione inerente alla destinazione di una parte del Cimitero Parco di Legnano alla sepoltura di defunti musulmani. Oltre a ribadire la necessità di un referendum cittadino per prendere una decisione definitiva in tal merito, il partito si concentra stavolta sui piani di spesa previsti per il progetto.
Si contesta il fatto che nella relazione dei servizi cimiteriali di Legnano presentata alla commissione riunitasi il 23 marzo scorso per la modifica ai regolamenti cimiteriali si riporti una spesa prevista di «30mila euro circa», quando invece «nel Dup 2022/2024 nell’allegato 6 scheda D CUI (codice unico intervento) l’intervento sopracitato risulta invece avere un costo di 100.000 euro». Pertanto, la Lega invita «il sindaco e l’assessore alla partita a chiarire quale sarà la somma che verrà spesa», spiegando perché «nella relazione della responsabile dei servizi cimiteriale datata 17 marzo è indicata una cifra nettamente inferiore di quella che viene indicata nel Dup (approvato tre settimane dopo). Infine, si chiede se «la differenza è dovuta al fatto che verranno svolti degli ulteriori lavori rispetto a quelli già indicati nella relazione, e se sì, quali».
EX-STALLE CASTELLO, CAMPO SPORTIVO PINO COZZI E PISCINA F. VILLA
Tra gli altri temi di cui si discuterà in aula, torna nuovamente il progetto di riqualificazione delle ex stalle del Castello Visconteo di Legnano. Lista Toia, infatti, sollecita «sindaco ed assessore ad illustrare le motivazioni secondo le quali il progetto non è ancora stato portato all’attenzione della commissione competente», poiché nulla si è ancora mosso dal 12 gennaio scorso, quando « l’arch. Russo e l’ass. Bianchi hanno soltanto mostrato alcuni progetti per l’adesione al “piano Integrato Altomilanese”».
Nonostante il recente rifacimento degli spogliatoi, le condizioni del campo sportivo Pino Cozzi non sono ancora ottimali. Lista Toia denuncia che «i lavori non risultano essere stati completati in modo corretto. Infatti, il campo attualmente risulta essere ancora occupato da vario materiale edile». Di conseguenza, il partito interroga il sindaco «affinché vengano spiegate le intenzioni dell’amministrazione circa la riqualificazione del campo adiacente gli spogliatoi (compreso tra via Monte Nevoso e via Bissolati)».
È invece la Lega a chiedere chiarezza sulle «definitive intenzioni dell’amministrazione comunale sul futuro dell’impianto natatorio F. Villa», posto che AMGA Sport il 7 febbraio scorso ne ha annunciato la chiusura della vasca olimpionica per via dei rincari dell’energia.
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