Ex caserma via dei Mille e Casa del Balilla: al via l’iter per la rigenerazione
Nella Casa del Balilla saranno recuperati palestra e spogliatoi; co-housing nell'ex caserma dove nel giardino sono previste anche “isole di socializzazione”
Il Comune di Legnano ha avviato l’iter per la rigenerazione dell’edificio di via dei Mille (ex Caserma dei Carabinieri), della Casa del Balillai e della casa di corte di via Galvani (sottratta alla mafia), per cui sono stati riconosciuti 5 milioni di euro dal “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA) .
Nello specifico l’amministrazione ha pubblicato due avvisi esplorativi di manifestazione di interesse per individuare operatori economici da invitare alla procedura negoziata per la progettazione definitiva ed esecutiva, la diagnosi energetica, e il coordinamento della sicurezza dei lavori.
I costi netti complessivi dei due interventi sono stimati in 1 milione 682mila 500 per edificio di via dei Mille e 1 milione 558mila euro per la Casa del Balilla. Per la casa di corte di via Galvani il Comune procederà, invece, con la progettazione interna. Il costo netto complessivo di quest’ultimo intervento è pari a 385mila euro. Il termine per presentare istanza di partecipazione è fissato al 20 maggio. L’avviso è finalizzato esclusivamente a ricevere manifestazioni di interesse per favorire la partecipazione e la consultazione di operatori economici in modo non vincolante per il Comune con il solo scopo di individuare operatori economici disponibili a essere invitati a presentare offerta alla successiva procedura di gara.
Di seguito la descrizione dei due interventi.
L’edificio di via dei Mille
L’edificio di via dei Mille, che ha una superficie di 1.040 metri quadrati, comprende due corpi di fabbrica a due piani fuori terra, uno dei quali con distribuzione a ballatoio; gli edifici, con destinazione d’uso a uffici ricavati a seguito di una precedente ristrutturazione, sono organizzati intorno a una corte interna. La corte è completamente delimitata sui quattro lati dai due corpi di fabbrica sopra menzionati, nonché da due corpi più
bassi, costituiti rispettivamente dai box e da alcuni locali ad uso deposito. Attualmente, sia il cortile sia le palazzine sono inutilizzati e dimessi. L’intervento vuole preservare e valorizzare le peculiarità tipologiche della casa a corte lombarda con il suo spazio all’aperto di convivialità.
Saranno realizzati 16 alloggi di edilizia residenziale pubblica, suddivisi tra 4 trilocali per le famiglie più numerose, 8 bilocali e, infine, 4 camere di social housing, che fanno riferimento a 2 cucine comuni. Sono, inoltre, previsti ulteriori spazi di co-housing, quali soggiorni e lavanderie comuni, utilizzabili dagli ospiti di tutto il complesso. In un’ottica di inclusione, il cortile sarà valorizzato come luogo centrale di aggregazione e svago, attrezzato con “isole di socializzazione” costituite da pedane con sedute e piccoli tavoli. Anche il verde sarà potenziato, sia nell’ottica di incrementare la fruizione della corte esterna, sia per migliorare il comportamento bioclimatico
dell’intero complesso, grazie ad alberi che garantiscano il massimo ombreggiamento in estate e, d’inverno, il massimo apporto solare grazie alle foglie caduche. Il progetto punta a riqualificare energeticamente l’edificio, anche utilizzando fonti rinnovabili per il miglioramento energetico, nonché con l’inserimento di innovazioni tecnologiche in campo bioclimatico.
La Casa del balilla
La Casa del Balilla, che ha una superficie di 950 metri quadrati, eretta in stile razionalista come sede della locale Opera Nazionale del Balilla e inaugurata nel 1933, si sviluppa su due livelli differenziati per piano. L’edificio ospitava una palestra, gli spogliatoi, uffici e una piccola biblioteca. L’immobile di proprietà comunale, chiuso da oltre vent’anni e pericolante, richiede interventi urgenti di messa in sicurezza. Il progetto si inserisce in una logica complessiva di riqualificazione dell’intero immobile storico volto al mantenimento dei caratteri architettonici e stilistici con destinazione d’uso sportiva e sociale. Con il recupero della palestra e l’adeguamento degli spogliatoi al piano rialzato si implementeranno le dotazioni sportive della città anche per finalità sociali e scolastiche. Al piano primo, accessibile mediante installazione di
ascensore, è prevista una sala riunioni e un ufficio per la centrale di controllo dell’attività di telemonitoraggio.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.