Palmieri Marinoni porta il Palio di Legnano in Europa
Il Coordinatore della Commissione Costumi, prof. Alessio Francesco Palmieri-Marinoni è stato selezionato quale relatore del Convegno Internazionale organizzato da ICOM si terrà il 25 agosto presso il Museo di Arti Applicate di Praga
La Fondazione Palio di Legnano ha il piacere di comunicare che il Coordinatore della Commissione Costumi, prof. Alessio Francesco Palmieri-Marinoni è stato selezionato quale relatore del Convegno Internazionale organizzato da ICOM (International Council of Museum). In tale occasione presenterà un paper dal titolo “Tradimus vobis Pallium”: Investiture and the Passage of Costumes and Textiles in the Palio di Legnano Ceremonies”.
Il prestigioso convegno si terrà il 25 agosto presso il Museo di Arti Applicate di Praga. A darne ufficialmente notizia, Corinne Thépaut-Cabasset, Presidente della Committee ICOM for museums and Collections of Costume, Fashion and Textiles e Responsabile per la Ricerca del Château de Versailles. Palmieri-Marinoni, con questo nuovo invito, diviene uno dei pochissimi relatori ad essere stati selezionati due volte per trattare la medesima tematica: «Sono particolarmente orgoglioso di poter tornare nuovamente al convegno mondiale di ICOM dopo avervi partecipato nel 2019 a Kyoto, dove ho presentato per la prima volta il caso di studio del Palio di Legnano come esperienza museale e culturale assieme alla prof.ssa Elena Settimini, nostra consulente per l’area museologia in Commissione Costumi», dichiara Palmieri-Marinoni. È raro che ICOM scelga per due volte consecutive lo stesso relatore con uno studio su una stessa realtà culturale. Credo che si tratti di un segnale importante per il Palio di Legnano e per la città». A corroborare la soddisfazione della Fondazione è anche la consapevolezza che Palmieri-Marinoni è
l’unico rappresentante dell’Italia in questa commissione tematica.
Proponiamo qui di seguito un estratto dell’intervento che verrà presentato a Praga: «Oggi, è ancora possibile parlare di “riti di passaggio” che vedono coinvolti oggetti tessili o abiti? Che valore (materiale o immateriale) possiamo identificare in questi oggetti, soprattutto se considerati in contesti peculiari come le rievocazioni storiche, durante le cui cerimonie, spesso, sono presenti costumi storici? Le comunità culturali li identificano e percepiscono come elementi decorativi, elementi scenici o come identità culturali o sociali specifiche? Nel panorama italiano delle manifestazioni storiche, il Palio di Legnano presenta una peculiarità inerente a cerimonie religiose e civili, nelle quali l’elemento vestimentario e tessile assume una predominanza specifica. Muovendo da una consuetudine risalente al Medioevo, successivamente normata negli Anni Trenta e confermata nel 1952 con Decreto Canonico, i costumi storici del Palio di Legnano sono strettamente connessi alla “ritualità”, “sacralità” ed all’ “autenticità storica».
Il dibattito accademico contemporaneo definisce questo connubio con l’espressione “liturgia del Palio”, nel quale si viene a identificare un complesso sistema semantico e semiotico in cui mantelli, piviali, casule così come le ricostruzioni storiche di abiti del XII secolo diventano strumenti indispensabili per esprimere il principio della continuità di una tradizione culturale, così come la personificazione e la messinscena della Storia stessa. Il seguente studio si propone di analizzare la funzione degli oggetti tessili nelle cerimonie religiose e civili del Palio di Legnano. Grazie all’analisi delle cosiddette “Cerimonie di Rito” e delle pratiche culturali di ciascuna Contrada, si propone di giungere ad una definizione nei rispettivi contesti. Lo studio focalizzerà l’attenzione su tre aspetti fondamentali: le vesti liturgiche commissionate dal Palio di Legnano per le funzioni officiate dal Prevosto, l’uso dei “mantelli civili” e il ruolo dei costumi storici nelle differenti cerimonie di ciascuna contrada».
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