Oltre 1.500 fedeli islamici alla festa di fine Ramadan a Legnano. Interventi del sindaco Radice e di mons. Cairati
Durante la festa il sindaco Lorenzo Radice e mons. Angelo Cairati hanno portato messaggi di pace e di voglia di ripartenza intesa come un'unica comunità
Oltre 1.500 fedeli islamici, numero particolarmente elevato rispetto un recente passato, oggi, lunedì 2 maggio, si sono ritrovati al parco di via dell’Amicizia di Legnano per la festa di fine Ramadan. Un momento che soprattutto quest’anno , come ricorda l’associazione Italo-Araba, è stato «l’occasione finalizzata all’incontro tra diverse culture senza alcuna distinzione di fede ed etnia».
Un concetto ripreso anche dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, il cui messaggio per l’occasione è stato portato da mons. Angelo Cairati, prevosto e decano di Legnano: «Le nostre religioni ci ricordano che siamo tutti figli di Adamo, che i credenti sono tutti fratelli: occorre fare di questa certezza un motivo di azione per la pace, perché venga arginata la violenza che intacca i cuori anche di coloro che sono lontani dal conflitto in atto. Le nostre religioni ci ricordano che, per fermare l’odio e la guerra, l’arma migliore è la misericordia di Dio. Lasciamoci contagiare dal Suo perdono, per diventare noi tutti fratelli universali, come Papa Francesco ha chiesto – ai cristiani, ma non solo – nella sua lettera enciclica Fratelli tutti. Un messaggio di bontà universale che possiamo condividere e moltiplicare, per spegnere i focolai di guerra e di violenza ovunque si accendono e si propagano».
All’incontro anche il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, con le assessore Lorena Fedeli e Berna Nasca, e il consigliere comunale Mario Brambilla: « Ormai siamo diventato davvero fratelli – così il primo cittadino – .Sono tanti anni in cui venite qui a festeggiare. La vostra presenza, la vostra festa non è più una novità. Dopo questi anni difficili, il mio augurio è essere una sola comunità per ripartire. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Insieme, dobbiamo giocare il nostro futuro».
La festa si è svolta nel clima più sereno e cordiale. Il disagio per il traffico, insolito per il quartiere, è stato gestito anche dai volontari della comunità islamica. All’interno dell’area, al termine delle preghiere, pasticcini e the per tutti in un ambiente che ha offerto davvero l’immagine della accoglienza e del rispetto reciproco.
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