Giusto tenere il foulard della propria contrada in un altro maniero? Episodi ai Manieri Aperti fanno discutere
Una nuova segnalazione di contrade che non accolgono visitatori che indossano colori diversi dai propri e la considerazione di un appassionato contradaiolo meritano una corretta attenzione
Giusto tenere il foulard della propria contraria in un altro maniero? Episodi ai Manieri Aperti avvenuti ieri, domenica 1 maggio, aprono il dibattito soprattutto perchè il caso manifestato con una prima lettera non è stato l’unico. Una seconda segnalazione, oggi (2 maggio), apre nuovi scenari. Inoltre, la lettera di un altro contradaiolo offre una visione dall’interno dei manieri utile per capire sempre meglio un ambiente le cui espressioni non sempre appaiono facili da comprendere. (Immagine dal sito ufficiale Palio di Legnano)
Buongiorno, faccio riferimento all’articolo “In questa contrada nessun foulard diverso dal nostro”, la denuncia di una lettrice ai Manieri Aperti” – per raccontarvi anche la mia esperienza: ieri, io, mia moglie e mia figlia di 5 anni decidiamo di fare il giro dei manieri e, armati di biciclette e foulard partiamo nel primo pomeriggio (devo dire che noi non siamo contradaioli!). Il nostro intento era quello di passare un bel pomeriggio per Legnano e acquistare ad ogni maniero il relativo foulard della contrada per far conoscere a ns figlia tutte le contrade di Legnano, e così è stato! E’ stato proprio un bel pomeriggio!
Comunque, tornando alla nostra esperienza, al primo maniero visitato, siamo entrati tranquillamente con i nostri foulard non curanti (non lo sapevamo) di questa “legge non scritta”. Nessuno ci ha chiesto niente, siamo entrati ed abbiamo acquistato il foulard. Al secondo maniero, un signore all’entrata ci dice, molto gentilmente, che se volevamo entrare al maniero dovevamo togliere i foulard. Mia figlia non l’ha voluto togliere, quindi io e lei siamo rimasti fuori mentre mia moglie è entrata. Sinceramente ci sono rimasto un po’ male, però ho accettato la regola. Al secondo maniero, siamo stati fermati nuovamente da alcuni signori seduti a dei tavoli adibiti a pranzo e ci hanno detto che se volevamo entrare dovevamo togliere i foulard. Così abbiamo fatto (questa volta siamo riusciti a toglierlo anche a nostra figlia) e siamo entrati. Questi signori ci hanno avvisato che questo trattamento lo avremmo avuto in qualsiasi maniero, pertanto abbiamo deciso di riporre definitivamente i nostri foulard in borsa…..un po’ a malincuore.
Devo dire che il giro si è concluso visitando tutti i manieri e acquistando tutti i foulard delle contrade….ci siamo divertiti! Comunque questo per segnalare che quello che è successo all’autrice della lettera che avete pubblicato non è stato un caso isolato. Comunque va beh….l’anno prossimo faremo il giro lasciando i foulard a casa!
Andrea
Caro direttore, mi è spiaciuto molto da contradaiolo leggere le parole della lettrice indignata perché in una contrada è stato chiesto di togliere il foulard di una contrada diversa. I commenti che ne sono susseguiti ancora di più. La giornata dei manieri aperti dovrebbe servire proprio a questo, a capire e conoscere i manieri e le contrade, non solo però abiti e strutture ma anche la cultura di “fare contrada”. Il foulard non è un orpello che un contradaiolo porta come fosse una sciarpa o un cappello per bellezza. E’ il simbolo dell’appartenenza alla propria contrada, non lo si indossa tutto l’anno ma solo dalla traslazione al palio, si brama per 11 mesi l’anno di poterlo indossare e lo si porta fieramente per il mese di Palio. Quando si visita un’altra contrada lo si toglie per rispetto verso quella contrada e si è felici di farlo proprio per il significato che gli si dà. Il Palio per chi lo vive è bellissimo proprio per il legame di passione che si crea con i propri colori e con i propri simboli e mi spiace che sia passato un messaggio sbagliato perché imparare la cultura di contrada con i propri piccoli riti è stupendo.
Io un giorno quando mio figlio porterà il foulard della mia contrada sarò felicissimo di portarlo a vedere gli altri manieri e di insegnarli che a casa degli altri il nostro foulard si toglie per rispetto nei loro confronti come anche loro hanno sempre fatto nei nostri. Credo che sia una delle tante piccole cose belle da insegnare, non da stigmatizzare malamente senza capirla. Qualsiasi sia la contrada e qualsiasi sia la contradaiola che ha chiesto di togliere il foulard sono sicuro che l’abbia fatto con modi gentili cercando di spiegare il motivo e che non abbia in alcun modo cacciato quelle persone ma solo chiesto di rispettare il luogo che stavano visitando insegnando i valori del luogo stesso. Si viene accusati di ottusità nei manieri ma perché invece prima di farlo non si cerca di capire i motivi di certe cose? Altrimenti vien facile dire che l’ottusità possa trovarsi piuttosto più dalla parte di chi accusa senza sapere.
Lettera firmata
Festa, storia e tradizioni: pienone ai Manieri Aperti del Palio di Legnano
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