Approvato il bilancio di previsione a Legnano, ma è severo il giudizio delle minoranze
Dalla maggioranza, un bilancio definito rispondente alla visione della città che ha votato questo governo locale. Per la minoranza, un bilancio con totale mancanza di condivisione e innovazione. Da qui una Legnano immobile e insicura
Con i 16 voti favorevoli della maggioranza e i 9 contrari della minoranza, il consiglio comunale di Legnano ha approvato il bilancio di previsione che pareggia a 95 milioni.
Dopo la bocciatura tutti e 12 gli emendamenti presentati l’altra sera dalla Lista Toia, ieri venerdì 22 aprile, la discussione del documento con attacchi particolarmente severi da parte delle minoranze. Un bilancio ingessato, privo di progettualità con esagerato spazio alla ricerca di consensi, limitato a tante piccole cose, senza una vera visione futura della città. In sintesi, l’opinione dei consiglieri di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Legnano, Movimento dei cittadini e Lista Toia.
A loro si sono contrapposti gli esponenti di maggioranza (Partito democratico, Insieme per Legnano – Legnano Popolare, riLegnano) per i quali è prevalsa al contrario l’immagine di un documento che ha negli aspetti sociali e assistenziali elementi fondamentali. Un bilancio, è stato detto, che risponde alla visione di città presentato ai legnanesi che hanno votato questa amministrazione.
«Serata utile per un confronto sereno che riprende i canoni della normalità – così il pensiero finale del sindaco Lorenzo Radice presente da remoto per rispettare un periodo di quarantena da virus-. Giusto che emergano le critiche che fanno comunque riflettere. Bilancio figlio di un periodo di cambiamenti anche dentro il nostro Comune, non banali perchè coinvolgono settori come la segretaria generale, l’amministrazione, il controllo. Un bilancio che assume la sfida dell’incertezza che sta diventando un fattore strutturale del nostro Paese. E, per comuni come il nostro, non è facile affrontare questa incertezza. Diventa sempre più complicato per noi lavorare anche a tutti i livelli con la realtà statale».
Qui sotto, in sintesi, i commenti espressi durante la serata in ordine cronologico
Seria volontà di non lasciare indietro nessuno
Luca Benetti (Partito democratico): Nessuna scelta di pesare sulla città, nonostante un aggravio delle spese causato dall’emergenza energia. Visione politica basata sulla fiducia e sulla necessità di non lasciare nessuno indietro. Emerge la volontà non di grandi opere, ma la creazione e la cura di un tessuto sociale che si prende cura di vari edifici che compongono la città riammodernali rendendoli disponibili alla città.
Da bilancetto del 2021 a bilancione del 2022
Simone Bosetti (Insieme per Legnano): L’anno scorso nessuna aumento nelle tariffe dei servizi, oggi invariate Irpef e Imu. Da bilancetto del 2021 a bilancione del 2022. Sono 37 i milioni di opere stanziate più altri progetti attraverso bandi. Vincerli significa il riconoscimento di una strategia e di una progettualità energetica, economica, ambientale. Istituzione esempio per i benefici destinati al territorio.
Un bilancio ingessato senza la visione della città futura
Letterio Munafo (Forza Italia): Troppi slogan per riempirsi la bocca. Nel 2021 un bilancio di transizione, questo del 2022 ingessato, nonostante i tanti milioni arrivati. Nessuna opera importante, a meno che non si considerano tali le vie ciclabili. Nessun intervento per migliorare le attività commerciali. Sicurezza, tanta negatività come mai accaduto. Meno telecamere, più aiuti alle famiglie bisognose. Non esiste una visione delle necessità della città. Si parla di innovazioni, ma dove sono? Bilancio da bocciare per mancanza di vere soluzioni alle necessità dei legnanesi.
Attacco alla mobilità dolce
Gianluigi Grillo (Fratelli d’Italia): Belle frasi dalla maggioranza, ma dove sono gli investimenti? Si parla solo di temi sociali, di sostenibilità, ma mancano le soluzioni ai problemi della città. Qual è l’obiettivo di questa amministrazione per Legnano? Manca un’opera simbolo per cui verrà ricordata la gestione del sindaco Radice. Solo mega investimenti per piste ciclabili, percorse da quanti?
La carenza maggiore è data dalla politica urbanistica
Franco Brumana (Movimento dei cittadini): Legnano è in decadenza e ha bisogno di una Giunta attiva che sappia cogliere le occasioni che ci sono e che meritano grande attenzione. Invece, ecco un bilancio che si basa solo su piccole cose. La priorità non può essere solo data dai temi sociali. La carenza maggiore è data dalla politica urbanistica. La dominante di questo bilancio è la continua ricerca di consenso, è una sommatoria di buone idee generali, di propaganda e generosità verso certe associazioni e il Gruppo San Paolo.
La cultura dimenticata
Franco Colombo (Fratelli d’Italia): Nessun decollo della cultura nelle righe del bilancio. Pelle d’oca nel vedere dismettere una parte del castello. Nessuna visione di una futura prospettiva culturale.
Di spessore sociale l’attenzione ai bisogni dei cittadini
Giuseppina Boggiani (Partito democratico): Da apprezzare lo sforzo di mantenere i servizi senza gravare sui cittadini. Alle famiglie e alla comunità riservata una doverosa attenzione. Positivo il progetto di una indagine sulle politiche intergenerazionali, per sondare i bisogni che esprimono i cittadini, suddivisi per età. Attento il monitoraggio delle esigenze abitative.
Un bilancio di piccole cose
Daniela Laffusa (Lega Legnano): Gestione sbagliata nell’assistenza durante alla pandemia, nonostante i tanti richiami al sociale e nel soddisfare le esigenze della città. Un bilancio di piccole cose, che non ha avuto bisogno di grandi impegni. La misura delle capacità di questa amministrazione sarà data dal risultato del bando al quale Legnano ha deciso di partecipare per ottenere 2.5 milioni di euro per la piscina.
Dai bandi ottenute risorse come ben pochi altri comuni
Giacomo Pigni (Partito Democratico): Sport e verde, principali oggetti dell’intervento. Per lo sport, un elenco che comprende l’omologazione della pista d’atletica, la riqualificazione degli spogliatoi della scuola Rodari, i lavori di ammodernamento dell’impianto Peppino Colombo, la delibera per le tribune al campo Amicizia, le opere al campo di via Bissolati e di via Pace. Per il verde, il nuovo parco inclusivo davanti la scuola Mazzini, le opere al parco di via Gorizia e quello di piazza Monte Grappa. Due nuove aree cani, in via Mazzini e al quartiere San Paolo. Risorse dai bandi: non sono regalate, ma frutto del lavoro di uffici sempre attenti e pronti che hanno procurato oltre 30milioni di euro. Quante città come Legnano hanno ottenuto tanto?
Un bilancio che mostra solo idee poche e confuse
Francesco Toia (Lista Toia): Un bilancio distaccato dalla realtà. Non una sola parola sul commercio. Non si può rifugiarsi soltanto nei bandi. Nessun interesse per lo sport, cui sono stati destinati soltanto 3.5 milioni. La situazione della piscina ne è la dimostrazione. La priorità dell’amministrazione sono i centri sociali. Questo bilancio è una miseria, l’immagine è quella di un compito eseguito per dovere. Idee poche e confuse. I fondi li stanno dando a tutti, non è brava questa amministrazione a riceverli.
Legnano ostaggio dei suoi relitti industriali
Stefano Carvelli (Fratelli d’Italia): Troppa attenzione per progetti di dubbia utilità come la Bicipolitana, mai richiesti dalla città. Per ciclabili e simili previste spese per 5milioni di euro. Nessuna conoscenza del futuro delle aree dismesse acquisite da privati. Legnano ostaggio dei suoi relitti industriali. Attenzione esagerata per il rione San Paolo e meno per altri quartieri. Alzare il livello di sicurezza, attivando il terzo turno della Polizia Locale, aumentando l’organico e dotandosi di una unità cinofila. Nessun rilancio dell’economia locale. Mancano innovazione, scelte per nuove opportunità e dialogo con le minoranze.
Dal bilancio l’immagine di una Legnano immobile e insicura
Carolina Toia (Lega Legnano): Poca sostanza e tanti proclami. Bilancio senza coraggio sia nel metodo che nel merito, come dimostrano gli emendamenti della minoranza tutti respinti. Totale mancanza di condivisione, innovazione, rivoluzione. Ci si accontenta di vendere successi che sono soltanto piccoli passi. Da qui una Legnano immobile e insicura.
Bilancio che risponde alla visione di città che abbiamo presentato ai legnanesi
Paolo Garavaglia (riLegnano): Non sono scontati i fondi del PNRR, destinati a progetti precisi. Facile criticare la mobilità dolce, dove anche la minoranza dialoga per slogan. Bilancio che risponde alla visione di città presentato ai legnanesi che ci hanno votato
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