La Lega ritorna su Pnrr, piscina di Legnano e sport: “Manca una visione di città”
Ancora polemica sulla piscina di Legnano e sul mancato inserimento di un nuovo impianto natatorio tra le opere che saranno finanziata con i fondi del Pnrr ottenuti dal Comune di Legnano
Ancora polemica sulla piscina di Legnano e sul mancato inserimento di un nuovo impianto natatorio tra le opere che saranno finanziata con i fondi del Pnrr ottenuti dal Comune di Legnano.
A sollevare la questione è la consigliera della Lega, Daniela Laffusa, che torna a citare quanto finanziato a Pisa con i fondi del Pnrr: «Sindaco e Assessore alle Opere Pubbliche si ostinano ad affermare che con il bando di rigenerazione urbana del Pnrr non era possibile realizzare delle nuove strutture ma si poteva intervenire solo su quelle già esistenti, è falso! Anche l’esempio da me citato del Comune di Pisa (verrà realizzata ex novo una piscina in località Barbaricina per un importo di 5,1 milioni di euro) per dar forza e dimostrare quanto asserivo viene smentito dichiarando ancora una volta il falso. La realtà è che solo 2 dei 10 milioni che arriveranno a Legnano per la partecipazione al bando di rigenerazione urbana del Pnrr sono destinati allo sport: non un euro per la piscina comunale di viale Gorizia, non un euro per lo stadio Mari; i progetti presentati per realizzare piccole opere di riqualificazione e ristrutturazione sono tutti slegati tra loro simili a una lista della spesa che nulla ha a che vedere con una qualsivoglia visione della città e tantomeno con una vera progettualità; Legnano ha perso un’occasione preziosa per “ridare” respiro allo sport».
In consiglio comunale nel replicare alla consigliera Laffusa è stato il sindaco Lorenzo Radice a spiegare che «la nostra visione di città – ha dichiarato – non passa necessariamente dal fare cose nuove. Quando parliamo di rigenerazione urbana e sociale parliamo di interventi in cui la città deve farsi promotrice di riattivare tutti quei luoghi che possono creare aggregazione e nei quali si svolge la vita sociale e di riattivare la nostra comunità per creare una città sociale: se imbiancare la parete di una scuola serve ai nostri ragazzi per creare occasioni per stare bene anche questo è parte della nostra visione che arriva dalle micro alle grandi opere».
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