Dopo l’incendio un esposto in Procura per chiedere il sequestro dell’inceneritore di Busto Arsizio
I firmatari sono il consigliere comunale legnanese, Franco Brumana, insieme ad Alessandro Colombo, sostenuti da 571 sottoscrizioni raccolte dal Comitato "No Inceneritore di Busto Arsizio"
Un esposto alla Procura di Busto Arsizio per chiedere la sospensione dell’attività e l’apertura di un’indagine per verificare la responsabilità dell’incendio avvenuto lo scorso 11 aprile nella zona dell’inceneritore Neutalia di Busto Arsizio, dove ha preso fuoco un cumulo di rifiuti. I firmatari sono il consigliere comunale legnanese, Franco Brumana, insieme ad Alessandro Colombo, sostenuti da 571 sottoscrizioni raccolte dal Comitato “No Inceneritore di Busto Arsizio”.
«L’incendio – si legge nell’esposto – ha fortemente allarmato la popolazione per la possibile diffusione nel territorio di sostanze potenzialmente nocive per la salute e per l’ambiente. Tra l’altro si tratta del secondo incendio a distanza di poco più di due anni da quello che coinvolse una delle due linee dell’inceneritore ex Accam. L’Arpa ha dichiarato che l’incendio si è innescato nel corso della triturazione di gomme, di materassi e di altri rifiuti ingombranti stoccati nel piazzale dell’inceneritore».
Considerate le dichiarazioni di Neutalia, «che dopo l’incendio ha affermato di avere stanziato 450 mila euro per realizzare nel 2022 le opere di messa in sicurezza delle operazione di stoccaggio e di triturazione dei rifiuti», i firmatari dell’esposto chiedono alla Procura della Repubblica «l’apertura di un’indagine per verificare la responsabilità dell’incendio e il pieno rispetto di tutte le prescrizioni dettato nell’Autorizzazione Integrata Ambientale per garantire la sicurezza dell’impianto e per prevenire inquinamenti pericolosi per la salute e l’ambiente».
Tra le richieste anche la sospensione «dell’attività di Incenerimento mediante un sequestro sino al momento in cui venga accertato l’adempimento degli obblighi di sicurezza e di prevenzione dagli incidenti e dagli inquinamenti». Il Comitato “No Inceneritore di Busto Arsizio”, ha raccolto nel periodo tra il 16 ed Il 19 aprile 2022, 571 sottoscrizioni a sostegno dell’esposto «solamente tramite contatti personali e nonostante le festività pasquali». «L’insperato numero di firme – concludono Brumana e Colombo – e la facilità della loro raccolta rivela quanto la questione dell’inceneritore sia sentita dall’opinione pubblica».
Colonna di fumo su Busto Arsizio, a fuoco rifiuti nella zona dell’inceneritore
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