Ucraina, Paolo Alli in cattedra a Legnano: “La libertà va conquistata ogni giorno”
Il politico legnanese, già presidente dell’assemblea NATO, ha tenuto una lezione di geopolitica internazionale agli studenti dell'Istituto Dell'Acqua di Legnano
Lezione di geopolitica internazionale per gli studenti del Dell’Acqua di Legnano. Relatore d’eccezione Paolo Alli, politico legnanese con una profonda conoscenza di affari internazionali anche per il suo passato di presidente dell’assemblea NATO, tornato in cattedra all’istituto legnanese dopo che già due anni fa aveva sottolineato l’importanza dell’Unione Europea come forza per favorire la pace. Allora, nonostante la guerra già in corso in Donbass – «La guerra non è iniziata nel 2022, ma nel 2014», ha sottolineato – non aveva però previsto che la Russia potesse mettere in atto, in così poco tempo, un’aggressione nei confronti di tutta l’Ucraina.
«Non ho ricette o verità in tasca – è stata la premessa di Alli -. In questa conferenza darò alcuni miei giudizi personali che partono dalla mia esperienza diretta. Oltre ad avere presieduto l’assemblea della Nato, ho visitato e conosco questi Paesi, ho toccato con mano queste realtà complesse. Ma posso dirvi che è importante conoscerne la storia e la geografia ed è ancora più importante che voi giovani abbiate la volontà ad approfondire questi temi».
In pochissimi anni tutti gli assetti geopolitici mondiali sono cambiati. Dopo più di 70 di bipolarismo – quello orientale e quello occidentale – nel 2014 ci siamo ritrovati in un mondo multipolare: l’India non è più silente, l’Africa è stata conquistata commercialmente dalla Cina, la Russia è diventata aggressiva e il Medio Oriente continua a spaventare per la presenza dell’Isis.
La Nato, in questo contesto, non ha mai cambiato la sua funzione di strumento di difesa collettiva: «Contesto duramente qualsiasi tentativo di dire che la Nato ha provocato l’aggressione Russa», ha sottolineato Alli, ribadendo che la “no fly zone” chiesta da Zelensky è «un atto di aggressione che non fa parte della logica della Nato. Putin ha comunque sottovalutato la reazione unitaria dell’Occidente, quell’Occidente che vuole tenere lontano, con i suoi valori di democrazia e libertà. Forse è davvero arrivato il tempo per l’Unione Europea di darsi una vera unione politica».
L’ex presidente dell’assemblea NATO è stato poi sollecitato dagli studenti a esprimersi sulle fornitura delle armi all’Ucraina da parte dell’Occidente: «Penso che la guerra sia sempre da detestare, ma ci sono situazioni in cui bisogna scegliere il male minore: fornire armi a un popolo che si sta difendendo è legittimo, anche se non desiderabile. Non si può essere equidistanti e dire solo “no” alla guerra». A fare paura oltre alle sanzioni e alle conseguenze economiche, è soprattutto la degenerazione del conflitto oltre i confini Ucraini: «Io spero che questa non avvenga», ha detto Alli, evitando previsioni, spiegando però che «un un conflitto mondiale “ibrido” è già in atto».
Allora ha senso studiare la storia, se la storia si ripete sempre? «A maggiore ragione oggi abbiamo bisogno di studiare la storia – ha concluso il relatore rispondendo alla provocazione di un altro studente -. La memoria è fondamentale. Ricordatevi anche che la libertà non è mai gratuita: la libertà va riconquistata tutti i giorni».
“La Libertà non è gratuita”, Paolo Alli e la lezione dell’Ucraina all’Europa
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