Gratitudine, famigliarità, consegna. Sono le tre parole indicate da don Marco Lodovici, parroco di San Domenico a Legnano, con le quali ha tratteggiato la figura di Anna Maria Vittonati nell’omelia del funerale celebrato oggi in una chiesa affollata da numerosi legnanesi che hanno portato l’ultimo saluto cristiano alla 92enne, per tutti un esempio di dedizione alla città, insignita della benemerenza civica nel 1985.

«La gratitudine – ha affermato don Marco – è dovuta per il suo essersi impegnata per tante persone. La presenza dell’amministrazione comunale (in chiesa anche gli ex sindaci Potestio, Cozzi e Centinaio, ndr) , della parrocchia, della cooperativa La Mano di cui è stata presidente, di don Fabio Riva responsabile della azione cattolica diocesana, sono una testimonianza della sua attività. Ma ricordiamo anche la famigliarità per le tante relazioni  e gli accompagnamenti, preziosi nella vista di ciascuno di noi. E infine la consegna, per averci lasciato in eredità esempi che ci portano non a sopravvivere ma a vivere con pienezza».

«Anna Vittonati – ricordiamo le parole della amministrazione comunale di Legnano, rappresentata in chiesa dal vice sindaco Pavan e dell’assessore Berna Nasca – si è adoperata in tutta la sua vita per gli altri, in particolare per le persone più bisognose, quelle con disabilità, dando loro modo di esprimersi in un’attività che potesse valorizzarne le capacità e dare loro quella soddisfazione che nasce nel vedere i risultati del proprio lavoro. L’attenzione verso i fragili ha dato vita a una realtà, quella della cooperativa sociale La Mano che, a quasi quarant’anni dalla sua fondazione, continua a rivelare un’idea di comunità autentica e inclusiva, in cui nessuno deve sentirsi solo. Ad Anna un grazie per tutto quello che ha fatto; ai parenti le più sentite condoglianze a nome della Città di Legnano».