A 10 anni di distanza dalla morte del calciatore Piermario Morosini, deceduto per arresto cardiaco il 12 aprile del 2012 sul terreno di gioco di Pescara, passando per i casi del capitano della Fiorentina Davide Astori e del centrocampista dell’Inter Christian Eriksen, la temibile patologia è tornata a colpire un atleta professionista. Sonny Colbrelli, ciclista bresciano della Bahrain Merida, eroico vincitore dell’ultima edizione della Parigi-Roubaix, è crollato a terra subito dopo aver tagliato il traguardo della prima tappa del Giro di Catalogna, e dopo essere stato salvato dal tempestivo utilizzo del defibrillatore si trova ora ricoverato nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Girona.

«Il reparto dove il corridore viene attentamente monitorato , è diretto da una delle eccellenze europee per i casi di arresto cardiaco improvviso: il professor Ramon Brugada, medico cardiologo noto per aver descritto nel 1992 , insieme al fratello Josep, l’omonima sindrome genetica causa di morti improvvise nei giovani – spiega così Mirco Jurinovich, presidente di Sessantamilavitedasalvare, nella foto a sinistra con il medico – . In Italia il professor Brugada è molto conosciuto nell’ambiente della defibrillazione pubblica per aver intuito, nel 2010, l’importanza del Progetto Vita Piacenza e per averlo esportato a Girona dopo le partecipazioni ad alcune edizioni del Meeting annuale che si tiene nel capoluogo emiliano. Qui, nelle vesti di relatore, il professor Brugada ha arricchito l’esperienza delle realtà che in tutta Italia portano avanti la battaglia per ridurre le morti di questa strage silenziosa e noi di 60milavitedasalvare siamo tra queste».