Quantcast

Filo Rosa Auser: «L’8 marzo non è una giornata di festa, ma di riflessione sui diritti»

Loredana Serraglia presidente del Filo Rosa Auser e centro donna Cgil Ticino Olona, punta il dito contro le disuguaglianze, i soprusi e le violenze che tutt'oggi le donne vivono sulla loro pelle. Situazioni che si verificano in ogni angolo del mondo: da Legnano, all'Ucraina, all'Afghanistan

festa della donna

«Si parla di festa, ma non lo è. L’8 marzo è una giornata di riflessione. E lo è oggi più che mai, visto quanto sta accadendo nel mondo». Con forza Loredana Serraglia presidente del Filo Rosa Auser e centro donna Cgil Ticino Olona, punta il dito contro le disuguaglianze, i soprusi e le violenze che tutt’oggi le donne vivono sulla loro pelle. Situazioni che si verificano in ogni angolo della Terra: a Legnano tra le mura di casa dei vicini, nei posti di lavoro, sui territori violentati dalla guerra come in Ucraina, oppure in Afghanistan dove i diritti sono cancellati così come in Africa.

«Tante le conquiste fatte dalle donne nel passato e ben poche quelle che siamo riuscite ad ottenere oggi – commenta Serraglia -. La colpa è di tutte noi. Forse ci siamo adagiate sui diritti di cui godiamo oggi: che in realtà sono troppo pochi. Ed è arrivato il momento di tornare a batterci per arrivare ad ottenere una vera uguaglianza. E questo avverrà solo quando non saremo più definite l’opposto dell’uomo… il suo complementare, ma un essere umano al suo pari in tutto e per tutto».

Numerosi i momenti storici che Serraglia elenca a partire dal diritto al voto conquistato dalle donne solo 70 anni fa. E sono tanti altri i temi come l’aborto la cui legittimità terapeutica è stata riconosciuta nel 1975. Per non parlare dello stupro considerato un crimine solo nel 1996. E come ricorda il presidente di Auser Filo Rosa, dopo 26 anni dal riconoscimento di queste norme «ci troviamo ancora oggi a sentire: non è che sei stata tu ad averlo provocato?». Parole orribili e ignoranti che per Serraglia vanno «cancellate: non vanno mai pronunciate». Eppure la maggior parte delle vittime che si rivolgono al centro antiviolenza di Legnano (175 le donne che hanno chiesto aiuto nel 2021) si sentono colpevoli. «Il senso di colpa inculcato da questa cultura è un seme da estirpare – afferma Serraglia -. Non è possibile che una donna dopo aver subito violenza fisica o psicologica si senta colpevole: di cosa? Un gesto, un atteggiamento, un abito non possono essere la causa scatenante di un atto abominevole». .

La cultura della violenza contro le donne nel 2022 continua a persistere nella società: si parla di pari opportunità e di eguaglianze. Parole vuote se poi c’è la disuguaglianza salariale e numerose donne dopo aver subito violenza sui posti di lavoro preferiscono il silenzio alla denuncia. E la in quei luoghi dove le guerre e i conflitti sono protagonisti le donne: madri, mogli, fidanzate, studentesse, lavoratrici sono le prime ad essere vittime della brutalità. Serraglia ha ricordato che le celebrazioni iniziate prima della seconda guerra, che ricorrevano in diversi giorni a seconda dei Paesi, furono «interrotte a seguito dell’inizio dei conflitti, finché a San Pietroburgo, l’8 marzo 1917 le donne della capitale guidarono una grande manifestazione per chiedere la fine della guerra. Per questo motivo il 14 giugno 1921 la seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, pensò all’8 marzo come la Giornata internazionale dell’operaia. In questo giorno, anzi in questo mese di marzo in rosa dobbiamo pensare e riflette sulle conquiste e i diritti ottenuti nel corso della storia – afferma Serraglia -. Ma dobbiamo anche tener alta l’attenzione sulle discriminazioni e le devastanti violenze fisiche e mentali che continuano a manifestarsi. Dobbiamo agire».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 07 Marzo 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore