Chiesa di Legnano e l’Ucraina: “Non vestiti o generi alimentari, ma una raccolta di offerte in denaro”
Le parrocchie legnanesi chiedono di seguire le indicazioni della Caritas Ambrosiana
«La situazione della guerra in Ucraina sta producendo vittime, distruzione e milioni di profughi. Di fronte a questa catastrofe umanitaria non possiamo restare indifferenti». Inizia così un comunicato della Caritas Ambrosiana, rilanciato dalla Chiesa di Legnano a sostegno degli aiuti alla popolazione dell’Ucraina
«Stiamo registrando una grande mobilitazione in tutta Europa e nel nostro territorio – prosegue la nota – . Le Comunità cristiane si stanno organizzando. Suggeriamo un coordinamento a livello locale per non disperdere forze e beni».
Da qui due indicazioni:
La prima è sostenere le Caritas già attive in Ucraina e nei paesi limitrofi che accolgono i profughi (Polonia, Moldova e Romania), con particolare attenzione ai minori e agi anziani
La seconda indicazione è di non effettuare raccolte di vestiti, generi alimentari, medicinali, coperte o qualsiasi altro bene in quanto in questo momento non è possibile garantire il trasporto, vista la situazione in atto, le procedure doganali e i costi di trasporto. Caritas Ambrosiana raccoglie solamente offerte in denaro, invitando le Caritas sul territorio della Diocesi ad attenersi a questa indicazione
Versamenti presso l’ufficio postale
C.C.P. N. 000013576228 intestato a Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 20122 Milano
Con Bonifico
C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus
IBAN IT82Q0503401647000000064700
Causale offerta: Conflitto in Ucraina
Per ricevere ricevuta fiscale o altre informazioni sulla deducibilità delle offerte, contattare il numero dedicato ai donatori 02 40703424
Accoglienza profughi: le prime indicazioni del Comune di Legnano
I comuni dell’Alto Milanese, intanto, hanno avviato l’iniziativa “SOS Ucraina Alto Milanese”, ovvero una raccolta fondi veicolata su un unico IBAN per tutto il territorio – IT76I0103032420000063126862 – le cui risorse, grazie anche alla collaborazione delle associazioni della zona che sono in contatto con la comunità ucraina, serviranno per «offrire un reale sostegno al popolo ucraino e dare un aiuto concreto per la ricostruzione futura dei paesi danneggiati». Anche cittadini e associazioni si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione raccogliendo beni di prima necessità da inviare in Ucraina.
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