Tutti concordi sulla necessità di interventi strutturali sugli impianti sportivi di Legnano, ma la mozione presentata il 22 febbraio in consiglio comunale dalla Lista Toia, per chiedere alla giunta impegni concreti sulle manutenzioni, non è passata.

«Il mio voto sarà contrario perchè nel merito non condivido alcuni giudizi presenti nel documento –  ha detto il sindaco Lorenzo Radice – ma ritengo necessario e auspico che su questo tema si possa continuare a ragionare insieme e trovare soluzioni per il rilancio. Alle amministrazioni comunali stanno arrivando tante risorse e la nostra ha deciso di stanziarne una buona parte per gli impianti sportivi della città, la cui gestione e manutenzione è resa ancora più complessa perchè le strutture sono frammentate sul territorio. Abbiamo poi le variabili esogene (come il caro-bollette ndr) che hanno reso necessaria la chiusura della piscina comunale coperta».

La mozione presentata dal capogruppo della Lega, Carolina Toia, è nata da «una gestione deficitaria degli impianti, a cui si aggiungono disservizi causati da lavori di ristrutturazione ancora in corso. Abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi – ha spiegato Toia -, abbiamo visitato il campo di via Parma, dove le reti di contenimento sono di fatto crollate, e in via Pace abbiamo constatato uno stato di incuria con un cantiere aperto. Al centro sportivo Gavinelli abbiamo trovato panchine distrutte, una siepe in uno stato indecente tagliata a metà e una parte del campo che appare come una discarica (attualmente ripulita ndr), senza parlare del campo Pino Cozzi, dove la situazione è vergognosa con container che fanno da spogliatoi. Con questa mozione chiediamo un impegno concreto affinché vengano effettuati interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria finalizzati ad una reale risoluzione dei problemi». 

E se è pur vero che da ottobre (mese in cui è stata depositata la mozione) ad aggi qualche intervento è stato fatto, come ha precisato l’assessore allo sport Guido Bragato, tante sono ancora le criticità su cui lavorare: «Abbiamo sollecitato gli interventi e  questo dimostra che non c’è disinteresse da parte nostra sull’argomento. Abbiamo pulito il campo di via Gavinelli e in via della Pace sono terminati i lavori agli spogliatoi nuovi. E’ chiaro che permangono situazioni ancora da sistemare. Sappiamo che ci sono altri problemi e siamo in contatto con i gestori degli impianti. Inoltre – ha concluso Bragato – dei 10 milioni chiesti nell’ambito del Pnnr, 3 milioni riguardano impianti sportivi».

Troppo poche secondo la consigliera della Lega Daniela Laffusa e il consigliere Francesco Toia (che ha ricordato la richiesta mai accolta di un sopralluogo alla piscina comunale), le convocazioni della commissione sport che nell’ultimo anno e mezzo si è riunita 3 volte: «Sarebbe forse il caso di convocarla con frequenza maggiore per trovare soluzioni efficaci», ha detto la consigliera del Carroccio che ha provocatoriamente posto una domanda: «Meglio mettere a posto gli impianti sportivi o andare spediti con la bicipolitana?». 

«La commissione si riunisce nei tempi tecnici stabiliti – ha poi replicato il presidente della commissione sport, Letterio Munafò (F.I.) – ricordiamo che gli impianti sono stati chiusi per l’emergenza sanitaria e anche le imprese sono in ritardo sui lavori. La Commissione si è svolta tre volte, ma ci sono state 6-7 riunioni preparative. Si cerca di fare il massimo per trovare le soluzioni migliori».

La mozione non è passata: non sono bastati i voti favorevoli della Lega, della Lista Toia e di Franco Brumana. Hanno votato contro tutti i consiglieri di maggioranza, mentre si sono astenute le minoranze di Fratelli d’Italie a Forza Italia.