Riceviamo e pubblichiamo:

Stiamo presentando nei consigli comunali del nostro territorio assieme ad altre forze politiche e liste civiche, un ODG sul DDL Concorrenza per richiedere lo stralcio dell’art 6.

Nel DDL Concorrenza, predisposto dal Governo e all’esame del Parlamento – l’Art. 6 “Delega in materia di servizi pubblici locali” interviene direttamente sul ruolo dei Comuni e condiziona pesantemente la gestione dei servizi pubblici locali, con una serie di adempimenti stringenti nel metodo e nel merito.

I servizi pubblici locali sono gli strumenti attraverso i quali le amministrazioni locali soddisfano i bisogni della collettività, per favorire lo sviluppo e perseguire di scopi sociali.

Stiamo parlando di acqua, asili nido, trasporti…: tutti beni comuni che l’amministrazione pubblica ha il dovere di gestire, a garanzia dei diritti di chi abita il territorio, nel rispetto dei principi di qualità, sicurezza, accessibilità, uguaglianza e universalità.

Questo DDL mette in discussione la funzione pubblica e sociale dei Comuni, costringendoli al ruolo di enti unicamente deputati a mettere sul mercato i servizi pubblici di cui sono titolari.

Appare chiara nel Piano, e nel disegno di legge concorrenza, la prospettiva di privatizzazione dei servizi : innanzitutto viene il privato, l’impresa, gli investimenti.

L’unica prospettiva è l’economia di mercato; da essa possono discendere eventuali benefici sociali, ma il soggetto e l’oggetto è l’impresa e non i cittadini.

Ricordiamo che nel 2011 con il referendum sull’acqua, la maggioranza degli elettori si è pronunciata contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, per sganciare gli stessi dalle dinamiche di profitto.

La crisi prodotta dall’epidemia da Covid-19 ha evidenziato ancora di più tutti i limiti di una società unicamente regolata dal mercato e ha posto la necessità di ripensare il modello sociale, a partire da una nuova centralità dei territori come luoghi primari di protezione dei beni comuni e di realizzazione di politiche orientate alla giustizia sociale e alla transizione ecologica, e dai Comuni come garanti dei diritti, dei beni comuni e della democrazia di prossimità.

Ci auguriamo che, come il Consiglio Comunale di Canegrate, nella sessione di mercoledì 16 febbraio lo ha approvato, altri Comuni si attivino nel merito oltre ad auspicare l’avvio di una discussione pubblica sul ruolo dei Comuni, dei servizi pubblici e dei beni comuni

Sinistra Italiana Circolo Altomilanese