Liste d’attesa in Lombardia, sindacati: «Decurtazioni e premialità non sono la soluzione»
Le scelte di Regione Lombardia che introduce nuove misure per ridurre le liste d’attesa non convince la FNP CISL Milano Metropoli
La delibera XI/5883 di Regione Lombardia del 24 gennaio scorso, che introduce nuove misure per ridurre le liste d’attesa nelle visite specialistiche nei ricoveri chirurgici oncologici non convince FNP CISL Milano Metropoli. I sindacati, infatti, sono tornati a parlare del tema contestando il metodo.
La delibera prevede, a partire dal primo aprile 2022, decurtazioni e premialità in relazione al rispetto dei tempi di attesa per tutti gli erogatori a contratto con il sistema sociosanitario lombardo. Viene prevista una decurtazione delle risorse date ai soggetti accreditati dal SSN dello 0,5% qualora non siano garantiti i tempi target, a suo tempo stabiliti dalla Regione per visite specialistiche e ricoveri almeno all’85%. Il risparmio verrà dato come premio alle strutture che garantiscono i tempi target a oltre il 90% delle prestazioni. «Ogni provvedimento che si proponga di ridurre i tempi della sanità è benvenuto – dichiara la segreteria della Federazione dei pensionati Cisl di Milano e dell’hinterland -. Tuttavia, siamo un po’ scettici sul fatto che bastino dei premi o delle penalizzazioni per ridurre le liste d’attesa, senza che siano affrontati i nodi strutturali del sistema, quale quello del rapporto tra prestazioni pubbliche e prestazioni a pagamento».
Per ora il provvedimento sarà riservato solo al campo oncologico, con la possibilità che venga esteso più avanti anche su diagnostica e visite specialistiche. FNP CISL ha spesso lamentato il problema dei tempi, sempre più lunghi, per ottenere una visita specialistica con il Sistema Sanitario Nazionale. In Lombardia, in alcuni casi bisogna attendere più di un anno, ma quella stessa visita si può ottenere in pochi giorni, a pagamento. In questo modo, ricorda la segreteria Fnp Cisl Milano Metropoli. «Il diritto alla salute sancito dalla Costituzione viene messo in discussione alla radice. La situazione è ancora più grave quando i tempi d’attesa si riferiscono a ricoveri o pre ricoveri per mali per i quali la prontezza dei tempi è essenziale. Il tema delle liste d’attesa sta molto a cuore al sindacato dei pensionati della CISL». Insieme alla Confederazione, nelle prossime settimane FNP CISL Milano Metropoli effettuerà un’indagine approfondita in tutta la città metropolitana sullo stato della medicina di prossimità e su quella specialistica, in particolare sui tempi d’attesa. «Non è più ammissibile che la stessa prestazione sia ottenibile dalla medesima struttura in tempi stretti se si paga e in tempi biblici se ci si rivolge al SSN».
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