Dopo 70 anni, il “caso Tassini” resta la pagina più ricordata del Legnano calcio
Iginio Monti, decano dei giornalisti e memoria storica del calcio lilla, era stato diretto testimone degli errori arbitrali di quella partita le cui conseguenze costarono la retrocessione in serie B
Il “caso Tassini” è stato la pagina più citata nella storia del Legnano calcio. L’arbitro veronese, il primo a dirigere gare della serie A subito dopo la seconda guerra mondiale, con decisioni platealmente contrarie ai lilla segnò duramente la loro sorte. Oggi, ricorre il 70°anniversario di quella partita, il cui ricordo viene tramandato da generazioni di tifosi. Di seguito il ricordo di Iginio Monti, già collaboratore del quotidiano La Prealpina e decano dei giornalisti legnanesi
Domenica 3 febbraio 1952, 70 anni fa. Una giornata soleggiata ma fredda, un paio di giorni prima una copiosa nevicata. Allo stadio di via Pisacane è in programma Legnano-Bologna, prima giornata del girone di ritorno campionato serie A. La posizione in classifica delle due contendenti è drammatica: i lilla sono ultimi con soli otto punti frutto di due vittorie, quattro pareggi e tredici sconfitte dopo diciannove gare, i rossoblu quart’ultimi con 15 punti.
L’atmosfera pre-partita è elettrizzante; coccarde con la scritta “cuore ai giocatori, fede al pubblico” vengono distribuite ai tifosi che stanno arrivando numerosi. Ma l’atmosfera diventa sovraeccitata quando si apprende che ad arbitrare sarà il sig. Bruno Tassini da Verona lo stesso – caso per lo meno insolito – che ha diretto tra molte polemiche la partita di andata con la generosa concessione di due calci di rigore ai felsinei entrambi parati dal portiere Gandolfi. Non solo, perché un mese prima ovvero la domenica dell’Epifania è stato oggetto di furiose polemiche da parte interista avendo concesso tra molti dubbi un calcio di rigore alla Juventus che si è cosi imposta per tre reti a due.
L’inizio di gara è raggelante, sono trascorsi quattro minuti e Gritti porta in vantaggio gli ospiti ma i lilla contrattaccano con veemenza e qualche minuto dopo la mezz’ora agguantano il pareggio con Mazza. Al rientro in campo dopo l’intervallo, i lilla si proiettano subito all’attacco costringendo i difensori ospiti a duri interventi, complice anche il terreno di gioco ridotto quasi a risaia. Al quarto d’ora lo svedese Palmer in gran
giornata realizza la seconda rete. Ancora in attacco i lilla e Palmer insinuatosi in area viene atterrato mentre era a pochi passi dalla porta. Per l’arbitro tutto regolare come lo sarà pochi minuti allorquando l’altro svedese Ejdefjall viene falciato da tergo in piena area. La stanchezza comincia a farsi sentire. Si susseguono le mischie nelle due aree ed in una di queste il danese Pilmark trova la rete del pareggio.Ci si avvia cosi verso il termine ma, quando mancano tre minuti, un rude intervento di un difensore legnanese su un attaccante bolognese appena dentro l’area (o al limite secondo la maggioranza dei tifosi) induce l’arbitro a decretare calcio di rigore. A questo punto scoppia la rabbia sia in campo che sugli spalti da dove vengono lanciate palle di neve, per cui l’arbitro decide la sospensione della partita. “Tassini ha battuto il
Legnano”, cosi titolerà all’indomani La Gazzetta dello Sport ed il giudizio di un giornale non di parte conferma le nefandezze del direttore di gara.L’arbitro rimarrà negli spogliatoi fino alle 18, quando poi lascerà lo stadio su un’auto della Polizia tra due ali di tifosi imbufaliti. Ma la poco piacevole giornata non finisce cosi. Succede che un gruppo di cinque pseudo-tifosi parte in auto destinazione un ristorante all’interno della Stazione Centrale di Milano dove Tassini si troverà a cenare con dei colleghi e, una volta individuato, verrà aggredito e colpito con pugni che gli
procureranno la perdita di alcuni denti. Come questi pseudo-tifosi abbiano potuto sapere dove si sarebbe recato Tassini una volta lasciato Legnano è tuttora un mistero.ll giudice sportivo, oltre a decretare la sconfitta per zero a due, squalificherà il campo fino al 3l dicembre e con essa la sicura retrocessione. Le prime reazioni in seno alla società vanno dal ritiro dal campionato all’ipotesi di schierare nelle restanti gare
formazioni del settore giovanile; poi tutto rientra nella normalità ed ha cosi inizio il peregrinare in vari stadi del Nord per la disputa della partite casalinghe.In questo periodo due i risultati meritevoli di citazione: 2-1 sul neutro di Brescia al Milan campione d’ltalia in carica con doppietta dell’esordiente Luciano Sassi e 3-1
2 al Vomero di Napoli. La squalifica del campo verrà ridotta al 30 giugno cosicché a settembre la squadra ripartirà nel campionato di serie B che culminerà in una nuova promozione in serie A grazie alla vittoria per 4-1 sul Catania nell’epico spareggio disputatosi a Firenze il 28 luglio 1953,ben due mesi dopo la regolare conclusione.Iginio Monti
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