“I numeri del ministro Bianchi sulle classi in presenza non bastano per salvare un altro anno scolastico”
Il commento del sindacalista della Cgil scuola Legnano, Pippo Frisone, sulla scuola in presenza, i contagi e le carenze nel sistema
Dopo un’aspra polemica coi sindacati della scuola e le Regioni che chiedevano uno slittamento delle riaperture di almeno un paio di settimane, il Ministro Bianchi si è finalmente deciso, dinnanzi alla Commissione Cultura, a dare i numeri sulla pandemia nelle scuole, monitorati alle ore 12 del 19 gennaio 2022.
Il dato che più di ogni altro gli fa riassumere la giustezza della scelta di riprendere le lezioni il 10 gennaio, sta tutto in quel 93,4% delle classi risultate in presenza.!! A leggere bene i dati però, il 93,4% è stato calcolato non sul totale delle classi ma solo sull’82% delle 374.740 classi e sezioni funzionanti in Italia che hanno risposto alla rilevazione. Fuori dai calcoli è rimasto dunque il 18%, pari a 67.453 classi. E ancora di quel 93,4%, le classi con attività integrate a distanza per singoli studenti in quarantena, ammontano al 13,1%. Mentre le classi intere totalmente a distanza sono il 6,6%. In Lombardia i dati sono ancor più bassi in quanto hanno partecipato al monitoraggio ancor meno classi del dato nazionale, appena il 78,3% sul totale di 43.794 pari a 40.215 di cui il 13,8% in DAD per singoli studenti mentre le classi intere in DAD per quarantena risulta l’8,2%. Per quanto riguarda il personale scolastico, il Ministro annuncia che la prima dose copre il 100% di 1.400.300 addetti, mentre la seconda dose copre il 95,8% e la terza dose arriva a coprire appena il 48%.Il personale sospeso dal servizio perché non vaccinato, risulta lo 0,9% ( circa 12.600). In Lombardia alla data dell’ultimo rilevamento effettuato dalla Regione, il 16 gennaio, risultano positivi 67.433 alunni e 3.320 operatori scolastici con ben 5.415 classi in isolamento, di cui 1.838 a Milano. Mentre si registra un trend della positività in aumento, soprattutto alle materne +80% ma anche alla primaria +37% e alle superiori +20%, solo alle medie si ha una stabilizzazione attorno al +2,8%. Questo per quanto riguarda il quadro nazionale e regionale dei numeri, tutt’altro che rassicuranti.
Se a tutto ciò si aggiunge il mancato arrivo delle mascherine FFP2, non solo per gli studenti ma anche per il personale, il mancato impianto di sistemi di aerazione delle aule, le classi pollaio, l’irrisolto problema dei trasporti, le difficoltà a reperire i supplenti dei docenti assenti in quarantena o sospesi, non c’è da cantare vittoria. In questi giorni sulle scuole sono state scaricate competenze improprie di accertamento delle certificazioni vaccinali degli studenti, con una sequenza di nuovi adempimenti burocratici non sempre di facile lettura e a scapito di quella didattica in presenza che a parole tutti dicono di voler difendere. E inoltre, ATS sempre più in difficoltà, file snervanti per fare i tamponi e i cui esiti spesso arrivano in ritardo, compromettendo il rientro dalle quarantane e non solo. Se i numeri che ha dato, signor Ministro, le bastano per salvare la faccia e la poltrona, sicuramente non bastano, uniti a tutto il resto, per salvare un altro anno scolastico e la Scuola.
Pippo Frisone
Flcgil Legnano
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.