Soppressioni corse Trenord per Covid, il Pd di Legnano: «Numeri imbarazzanti, gestione disastrosa»
Secondo il partito democratico il 25% delle corse soppresse è frutto non solo della pandemia ma di una politica di tagli avviata negli ultimi anni: «Occorre una nuova stagione politica che sappia dare risposte risolutive»
Il Pd di Legnano interviene sui disservizi di Trenord dopo che nella giornata del 17 gennaio 24 comitati dalla Lombardia, tra i quali il comitato Gallarate Milano che porta avanti le istanze del territorio di Legnano, hanno chiesto le dimissioni dell’Assessora ai trasporti Claudia Terzi. «La qualità del servizio non era all’altezza prima del Covid- 19 con i consueti ritardi e disservizi quotidianamente denunciati dai viaggiatori. Il servizio era già pessimo prima del Covid-19, ma con il covid la situazione è peggiorata», scrivono i democratici legnanesi in una nota stampa.
Troppe, secondo il Pd, le corse cancellata a causa dei contagi tra il personale (350 le soppressioni giornalieri ndr): «Negli ultimi giorni – evidenziano i democratici – le corse cancellate sono state il 25% di quelle totali». «Numeri imbarazzanti – è l’amaro commento -. Non è un momento di passaggio legato alla crisi pandemica. Nel 2018 le corse erano più di 2.300 mentre ore circa 1.800. Le risposte ai disagi da parte dell’assessore sono state sempre: abbiamo acquistato i nuovi treni che poi rimangono in deposito, lo stato centrale ci ha tagliato i fondi e rispetto alle altre regioni abbiamo fatto più investimenti».
Il Pd di Legnano mette in fila i risultati di questa situazione che ha portato «alla fuga verso l’auto, e al ricorso allo smart working perchè il treno un mezzo associato al ritardo». «Quando Fontana si è insediato nel 2018 aveva chiesto scusa ai pendolari per quello che attualmente vivono. Dopo 4 anni – concludono i piddini – cosa risponde oggi ai viaggiatori? Altre scuse. La gestione del centrodestra del trasporto si è rivelato lacunoso e disastroso. Occorre una nuova stagione politica che sappia ascoltare i viaggiatori e dare risposte risolutive».
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