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Niente fondi dal PNRR, ma Legnano non rinuncia ai progetti per scuole e impianti sportivi

In attesa di un eventuale rifinanziamento, Legnano ha deciso di portare comunque avanti alcuni dei progetti "candidati" all'assegnazione di fondi del PNRR

palazzo malinverni comune legnano 2019

I fondi del Piano di Ripresa e Resilienza, almeno per ora, non arriveranno. Qualcuno degli interventi previsti dai progetti che al momento non hanno ottenuto il finanziamento, però, a Legnano diventerà comunque realtà. Palazzo Malinverni, infatti, nell’attesa di un’eventuale rifinanziamento della misura che per ora non ha sorriso alla Città del Carroccio, ha deciso di portare comunque avanti alcuni dei lavori per i quali aveva puntato sul PNRR, ovvero quelli che riguardano gli spogliatoi delle scuole Mazzini, Manzoni e Toscanini, gli spogliatoi del complesso di via dell’Amicizia, la riqualificazione del campo di via Parma con l’installazione di barriere acustiche, la manutenzione del fondo sintetico e la separazione del percorso degli atleti dal giardino della scuola, e la pavimentazione delle palestre delle scuole Toscanini e Mazzini.

La notizia era arrivata a fine dicembre, quando un decreto del Ministero dell’interno, adottato di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, aveva messo nero su bianco che i 22 progetti da 10 milioni di euro totali presentati da Legnano per la riqualificazione di scuole, impianti sportivi, palestre ed edifici pubblici erano tra i 2.325 ammessi ma non tra i primi 1.784 che erano stati anche finanziati. Per Palazzo Malinverni, però, la notizia non era arrivata come un fulmine a ciel sereno. Fin da subito, infatti, l’assessore alle opere pubbliche Marco Bianchi aveva individuato come possibile ostacolo al finanziamento immediato l’indice di vulnerabilità materiale e sociale, ovvero il parametro principale in base al quale sono stati individuati i progetti cui assegnare fondi in via prioritaria.

La partita, peraltro, non è ancora chiusa: sul tavolo c’è la proposta di rifinanziamento avanzata dai presidenti regionali di ANCI, che proprio tenendo conto della distribuzione dei fondi in base all’indice ISTAT e non principalmente alla qualità dei progetti ha chiesto lo stanziamento di altri 900 milioni di euro circa per dare copertura economica anche ai progetti ammessi ma non finanziati. Intanto, però, Legnano non ha voluto rimanere alla finestra e ha deciso di prendersi comunque l’impegno di portare avanti alcuni dei progetti “candidati”. Se con fondi proprio o attraverso altri bandi, però, per il momento è ancora un’incognita.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Gennaio 2022
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