“Odissea tamponi” a Legnano. Dopo la corsa al tampone dei giorni precedenti al weekend di Natale, continua in città la via crucis per riuscire a sottoporsi al test, complice anche la continua crescita della curva epidemica alla quale stiamo assistendo in questi giorni. Il risultato, nella mattinata di martedì 28 dicembre, è stata una coda chilometrica per accedere al drive through al vecchio ospedale, con il Sempione e le vie limitrofe paralizzati dal traffico e cittadini che hanno riferito di essere rimasti in colonna anche per cinque ore.

Gli spazi interni al vecchio ospedale di via Candiani in mattinata sono risultati inaccessibili per la coda di veicoli che si è venuta a creare, ma le ripercussioni della situazione si sono fatte sentire anche nella zona circostante con pesanti ricadute sul traffico. Un sostanzioso dispiegamento di Forze dell’Ordine, con in campo Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, si è occupato di presidiare l’area per cercare di mantenere l’ordine, invitando anche gli automobilisti in coda alla calma. Il fortissimo afflusso di cittadini ha portato l’ASST Ovest Milanese a bloccare gli accessi a chi non era in possesso di prenotazione ma della sola richiesta del medico di base, ovvero la ricetta bianca, invitandoli a presentarsi a partire dalle 14.

Sul posto anche il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore alle piccole cose Monica Berna Nasca, che si sono confrontati con il responsabile della struttura per la gestione della situazione. «La situazione tamponi è molto critica in questo momento al vecchio Ospedale di Legnano – ha spiegato il primo cittadino intorno alle 11 di martedì 28 dicembre -: non vengono più ricevute persone che si presentano con la ricetta bianca del medico e si stanno effettuando tamponi solamente alle persone che hanno la prescrizione inserita nel portale dell’ATS dal curante. Invitiamo le persone a pazientare e a non presentarsi. Il traffico è andato in tilt, corso Sempione è parzialmente bloccato: la situazione è gestita dalle Forze dell’Ordine, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti».

 

Quello di Legnano non è purtroppo un episodio isolato, ma solamente un fermo immagine di un film che si sta ripetendo con le stesse dinamiche in tutta la Regione: un esempio su tutti quello di Monza, dove negli ultimi giorni centinaia di auto, proprio come nella Città del Carroccio, fin dalle prime ore della mattinata si incolonnano su viale dell’Industria nella speranza di riuscire ad accedere al drive through e quindi di potersi sottoporre al tampone.

«I dati parlano chiaro, in Lombardia si sta assistendo ad una vera e propria emergenza sanitaria causata dallo scoppio dei contagi dovuti alla variante Omicron che sta mettendo a nudo, ancora una volta, tutti i limiti della sanità lombarda, che già aveva fortemente vacillato un anno fa – è la denuncia del Codacons, che preannuncia l’intenzione di chiedere l’intervento del Governo -. Milano è di fatto una città in quarantena, con 75mila persone chiuse in casa, tra contagiati, contatti stretti ed isolamenti. Davanti a questa emergenza però la soluzione politica, invece di trovare una risposta seria nei confronti del prevedibile aumento dei ricoverati nelle strutture ospedaliere, è quella di rivedere le regole delle quarantene».