I servizi di assistenza educativa e i centri estivi di Legnano ad Azienda So.Le. Contrarie le opposizioni
La proposta di delibera è stata approvata dalla solo maggioranza in commissione consiliare. Per la gestione degli asili nido nel prossimo anno sarà indetta una gara
La gestione dei servizi di assistenza educativa scolastica (AES) e dei centri estivi andrà ad Azienda So.LE, mentre per la gestione degli asili nido il Comune di Legnano indirà il prossimo anno una gara.
La scelta della giunta è stata illustrata e discussa con toni particolarmente animati e polemici da parte delle minoranze ieri (16 dicembre) in una seduta congiunta delle Commissioni Benessere e Sicurezza sociale e Comunità inclusiva e segue il percorso tecnico amministrativo finalizzato al trasferimento ad Azienda So.LE dei servizi educativi avviato alla fine di giugno. Sul passaggio di questi servizi sarà chiamato a pronunciarsi il consiglio comunale entro la fine dell’anno.
La proposta di delibera, approvata dalla solo maggioranza, in quanto le opposizioni si sono astenute dal voto perchè in disaccordo, riguarda l’affidamento ad Azienda So.LE dei servizi alla persona nell’ambito socio assistenziale e socio educativo per il periodo 2022 – 2027 e vede confermati alla società consortile i servizi di tutela minori, inserimenti lavorativi, assistenza domiciliare, protezione giuridica ed educativa minori.
I nuovi affidamenti riguardano l’AES (comprensiva di pre e post scuola, mediazione linguistica e facilitazione culturale) e i centri estivi, mentre il servizio asili nido si mantiene in capo al Comune. Per questo servizio si procederà nei primi mesi del 2022 a una gara per individuare il soggetto gestore dal prossimo anno scolastico. Il valore dei servizi che saranno conferiti all’azienda consortile pubblica ammonta a circa 1,7 milioni di euro annui.
«Dopo la cessione di contratto fatta in estate che ha permesso la continuità didattica e il mantenimento dei livelli qualitativi delle prestazioni nell’anno educativo in corso, in questi mesi sono stati fatti approfondimenti e valutazioni sui servizi da assegnare –spiega Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva -. A valle del lavoro di analisi abbiamo deciso di affidare l’educativa scolastica all’azienda consortile per la competenza che può mettere in campo con la propria equipe di coordinamento pedagogico e la possibilità data per la prima volta alle famiglie di scegliere fra le cooperative accreditate per gli educatori che seguiranno i figli. Consideriamo il coordinamento pedagogico, per cui sono già aumentate e aumenteranno ulteriormente le ore, fondamentale per avere uno sguardo più completo sul bambino e per dare alla scuola un reale supporto nella gestione degli alunni fragili e del gruppo classe. Per gli asili nido, invece, vista la tipologia più standardizzata del servizio e i numeri alti delle tre strutture a Legnano, si è ritenuto più opportuno ricorrere alla gara».
Nella discussione è stato approvato un emendamento che impegna la giunta comunale a relazionare ogni anno al consiglio comunale sull’andamento della gestione dei servizi affidati ad Azienda So.LE. Una modifica che non è piaciuta alle minoranze, non per il contenuto, ma perchè «già decisa prima della commissione e non condivisa con la commissione», è in sintesi la denuncia delle minoranze.
I consiglieri di opposizione hanno nuovamente contestato la decisione di affidare i servizi educativi ad Azienda So.Le perchè non ne vedono soprattutto la convenienza economica, «se non quella di aumentare il fatturato dell’azienda consortile», hanno denunciato a più riprese le minoranze.: «Non trattateci come mentecatti – ha detto Daniela Laffusa (Lega) – perchè questo esternalizzare costerà al comune diversi milioni». Di seguito il commento di Franco Brumana (Movimento dei Cittadini).
Va diretto sul tavolo del prefetto
L’art.42, secondo comma, del Testo Unico degli Enti Locali, stabilisce la competenza del Consiglio Comunale per l’organizzazione e per l’affidamento di attività o di pubblici servizi. In palese violazione di questa norma la Giunta di Legnano, con la delibera n.146 del 20 luglio 2021, si è arrogata il potere del Consiglio Comunale e ha ceduto alla azienda SO.LE tutti i servizi scolastici di assistenza educativa, di pre e post scuola, di mediazione linguistica, di facilitazione culturale oltre che i servizi dei Centri Estivi e degli asili nido. Non essendovi ragioni per revocare l’affidamento in atto alla Cooperativa Stripes, è stata deliberata la cessione del contratto in corso con la Cooperativa, nel quale SO.LE subentrerà al posto del Comune. Successivamente il Comune ha stipulato un nuovo contratto con SO.LE, che è stata inspiegabilmente messa di mezzo al precedente rapporto diretto tra il Comune e la Cooperativa, che continuerà a prestare i servizi ai cittadini. Non è stato indicato il corrispettivo che percepirà SO.LE perchè nel nuovo contratto si prevede esclusivamente l’impegno a versare a SO.LE, “a copertura dei costi”, un contributo non specificato che sarà anche soggetto a revisione periodica. Lo studio di fattibilità predisposto da SO.LE e precedente la delibera della Giunta prevede un aumento dei costi di euro 60.732,43 per il Comune riguardante il periodo da settembre 2021 a fine agosto 2022, ma si tratta di un importo meramente indicativo. Lo studio di fattibilità ipotizza inoltre un ricavo totale per SO.LE di euro 1.750.000,00, di cui 375.000,00 euro a carico degli utenti e un utile di euro 112.674,09. Con un’interpretazione discutibile, che andrebbe attentamente verificata, le ingenti somme che verranno erogate a SO.LE sono considerate non un corrispettivo ma un semplice contributo non assoggettato all’Iva. La delibera della Giunta non esprime alcuna motivazione di convenienza economica e quindi la reale ragione di questa operazione appare essere solamente la volontà di beneficiare l’azienda SO.LE procurandole un aumento notevole di fatturato, espandendone l’attività, potenziandola e assicurandole utili, che si aggiungono a quelli notevoli già risultanti dal suo bilancio. Il Comune ha quindi perso la gestione di servizi di grande rilevanza per la città e addirittura, come prevede l’articolo 7 del contratto, non controllerà direttamente la qualità delle prestazioni gestite da SO.LE tramite la Cooperativa Stripes, ma potrà solamente richiedere controlli alla stessa SO.LE che rileverà autonomamente la qualità dei servizi resi ed il loro gradimento da parte degli utenti. Paradossalmente SO.LE sarà chiamata a controllare sé stessa. Ora i cittadini si possono rapportare non più con il Comune, che rappresenta l’organo democratico della nostra comunità, ma solo con un’azienda autonoma. La gravità della delibera della Giunta induce a ritenere che la strana violazione delle competenze del Consiglio Comunale non sia casuale e che potrebbe non essere la conseguenza di un mero errore o del semplice disinteresse per il rispetto della Legge, purtroppo già manifestato in altre occasioni da chi governa la città. Infatti, se la questione fosse stata sottoposta al vaglio di una commissione consigliare e alla decisione del Consiglio Comunale, sarebbe stata oggetto di attenzione delle minoranze e avrebbe dato luogo a critiche quantomeno imbarazzanti e a polemiche, che avrebbero leso l’immagine della Giunta. Si è preferito raggiungere l’ambito risultato in modo sommesso , ponendo i consiglieri comunali ed i cittadini di fronte a un fatto compiuto e confidando nella distrazione indotta verso altri temi, ai quali si è dedicata la consueta ed incessante propaganda autocelebrativa della Giunta Radice.
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