Sciopero generale Cgil e Uil, in 250 da Legnano: «Ci preoccupa il futuro dei giovani»
Previsti quattro pullman e diverse auto per raggiungere l'arco della Pace dove il 16 dicembre si svolgerà la manifestazione di protesta
250 i lavoratori e i sindacalisti di Legnano presenti a Milano per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per, giovedì 16 dicembre. In totale sono partiti quattro pullman e diverse auto per raggiungere l’arco della Pace dove si svolge la manifestazione di protesta alla quale non parteciperanno le rappresentanze della Cisl che si dichiarano contrari a quest’azione sindacale «perchè crediamo ci sia ancora ampio margine di trattativa al tavolo in corso con il Governo».
In prima linea il segretario della Cgil Ticino Olona Mario Principe e Stefano Dell’Acqua della Uil legnanese. Con questo sciopero i sindacalisti e i lavoratori chiedono al Governo un intervento fiscale equo per i redditi bassi e medi, oltre che una riforma delle pensioni che consenta flessibilità in uscita. Interventi per un sistema di istruzione di qualità, un aumento delle risorse per la sanità e una riduzione delle disuguaglianze a partire dal mezzogiorno. «Abbiamo voluto scendere in piazza contro questa manovra economica varata dal governo – spiega Principe -. La manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le Organizzazioni sindacali. Non ci convincono le trattative che per noi sono fallite. In particolare non ci convince la riforma dell’Irpef, che non agevola i redditi più bassi e i fondi insufficienti stanziati per fronteggiare il caro bollette. Siamo preoccupati per le giovani generazioni che hanno una prospettiva di lavoro precario che non consente di progettare il proprio futuro inoltre dopo una vita di lavoro precario, nessuna garanzia di raggiungere una pensione dignitosa. Per queste ragioni oggi in tutta Italia stiamo scioperano insieme alla Uil».
In Lombardia nelle aziende metalmeccaniche la media è del 65%, con punte del 100% di adesioni. Nei cantieri lombardi lo sciopero ha coinvolto tra il 30% e il 50% degli operai e impiegati.
Il trasporto pubblico locale supera il 60% delle adesioni. Nel settore appalti, pulizie, vigilanza si è registrato il 65% di adesioni allo sciopero, terziario e turismo circa il 30%. L’industria agroalimentare supera il 70% di adesioni. Industria tessile, chimica, farmaceutica tra il 30 e il 50%. I dati del ticino olona sono in linea con i numeri lombardi.
Sciopero generale, occhio ai treni intorno a Milano e non solo
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